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Lega Nord: Imu, ecco i dati sull'aggravio per aziende e comuni veneti

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 24 Dicembre 2011 alle 19:57 | 0 commenti

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Federico Caner e Paolo Tosato, Lega Nord – La Lega illustra le stime per provincia e tipologia d’impresa della nuova imposta “fregatura”. Caner e Tosato: “maggiori esborsi fino al 93% per le imprese”

Il gettito IMU derivante dalle imprese venete nel 2012 sarà di 557,1 milioni di euro, con picchi a carico delle aziende veronesi (113,9 mln), padovane (107), vicentine (102,7). Nel passaggio dalla vecchia ICI all’IMU, il maggiore esborso sarà di 196,6 milioni, con un incremento medio di tassazione del 55% e picchi del 93% su negozi e botteghe (Gettito Imu Veneto, dati provinciali).

Su base territoriale, a pagare di più la differenza saranno le imprese padovane (+67%), a seguire le trevigiane (+58%) e vicentine (+55%). Infine, di questi quasi 197 milioni di differenza, ben 125 sono imputabili ai nuovi moltiplicatori (aliquote ed estimi catastali rivisti).

“Per i nostri Comuni, oltre che per le nostre imprese – spiegano Federico Caner e Paolo Tosato, capogruppo e vicecapogruppo della Lega in Consiglio regionale, rendendo noti i dati dello studio condotto su dati ufficiali –, sarà una ‘fregatura’, dato che il 50% dell’IMU andrà allo Stato. Se si calcola comunque che i residui 279 milioni spetteranno ai Comuni, si può facilmente verificare come questa somma sia già inferiore di 81 milioni rispetto all’ICI pagata dalle imprese nel 2011 (361 mln). Ovviamente manca il gettito di abitazioni e terreni, ma sussiste comunque il rischio che il Fondo di riequilibrio (1.627 mln) stanziato dal Governo si riveli insufficiente. Oltretutto i Comuni saranno dissuasi dall’abbassare le aliquote a carico dei cittadini, in ragione del fatto che il 50% dell’IMU da trasferire a Roma verrà calcolato non su quanto riscosso, ma sulla base imponibile”.

Ecco (vedi tabella 1) quale sarà il gettito dell’IMU per provincia e tipologia di immobile:

TAB 1 - Gettito dell'IMU gravante sul sistema imprenditoriale del Veneto (stime 2012). Valori in mln/€

 

Uffici e studi
privati

Negozi e
botteghe

Laboratori arti e
mestieri

Opifici, fabbric.
uso produttivo

Alberghi e
pensioni

TOTALE

BELLUNO

2,0

3,2

0,4

10,8

4,7

21,1

PADOVA

18,0

15,1

4,6

62,0

7,4

107,0

ROVIGO

1,9

2,8

1,9

16,0

0,6

23,2

TREVISO

8,3

11,9

7,4

61,4

2,5

91,5

VENEZIA

12,2

15,4

2,5

46,4

21,2

97,6

VERONA

15,1

11,6

7,8

71,2

8,0

113,9

VICENZA

8,9

11,1

5,0

74,6

3,2

102,7

VENETO

66,4

71,0

29,6

342,4

47,7

557,1

Elaborazione Plancia

“Si nota (vedi tabella 2 e 3) – proseguono Caner e Tosato – che rispetto alla vecchia ICI, in forza delle nuove rivalutazioni catastali, negozi e botteghe si troveranno un aggravio del 93% in più, uffici e studi privati del 92% e i laboratori per arti e mestieri del 68%. Questo gettito, mediamente del 55% in più, sarà soprattutto a carico delle imprese padovane (+67%), a seguire di quelle trevigiane, vicentine, veronesi, bellunesi. Più fortunate, per modo di dire, le aziende veneziane : per loro le tasse aumenteranno del ‘solo’ 46%”.

 

 

TAB 2 - Maggior gettito IMU sul sistema

imprenditoriale del Veneto - Confronto rispetto al 2011

Tipologia di fabbricato

Mln/€

Variazione

Negozi e botteghe

+34,3

+93%

Uffici e studi privati

+31,8

+92%

Laboratori per arti e mestieri

+12,0

+68%

Opifici e fabbricati ad uso produttivo

+104,7

+44%

Alberghi e pensioni

+13,7

+40%

Totale

+196,6

+55%

Elaborazione Plancia

 

 

TAB 3 - Maggior gettito IMU gravante sul sistema

imprenditoriale del Veneto - Confronto rispetto al 2011

Provincia

Mln/€

Variazione

PADOVA

+42,9

+67%

TREVISO

+33,6

+58%

VICENZA

+36,3

+55%

VERONA

+38,4

+51%

BELLUNO

+6,9

+49%

ROVIGO

+7,6

+49%

VENEZIA

+30,8

+46%

VENETO

+196,6

+55%

Elaborazione Plancia

 

Tali differenze dipendono dal numero dei fabbricati presenti in ciascuna realtà provinciale, dalle rendite catastali medie di ciascuna categoria e provincia, dalle aliquote ai fini ICI applicate nel 2011. Sulla base di quanto emerso dai dati dell’IFEL, l’aliquota ordinaria ICI dei Comuni della provincia di Padova è “storicamente” la più contenuta (0,597%); questo spiega il fatto che nel Padovano l’incremento IMU sarà maggiore rispetto alle altre realtà regionali.

“In sintesi – spiegano Caner e Tosato - l’IMU che si appresta ad uscire dalla manovra di dicembre è molto diversa da quella prevista dalla riforma federale. In particolare, il decreto prevede che il 50% del gettito IMU diverso dalle prime case e dai fabbricati rurali (ovvero seconde case, capannoni, negozi, terreni, eccetera) venga riservato allo Stato. Tale quota viene calcolata applicando sempre e comunque l’aliquota base dello 0,76%; pertanto, anche se i Comuni decidessero di abbassare l’aliquota, la quota riservata allo Stato sarà sempre la stessa in quanto agganciata alla base imponibile e non al gettito effettivo”.

“Di conseguenza – concludono i due leghisti – lo Stato costringe i sindaci a fare gli esattori per suo conto, dato che non consente loro di trattenere l’intera somma riscossa ed anzi, li penalizza pure. Nei nostri primi cittadini c’è ovviamente preoccupazione, e ben motivata. Così anche per le imprese venete, per molte delle quali l’imposta addirittura raddoppierà di fronte a fatturati in calo e ad una crisi che colpisce anche chi deve creare lavoro. Di fronte a questi dati, il Governo e chi lo sostiene avrebbero dovuto almeno riflettere, mentre invece è chiarissima la svolta antifederalista di chi ha in mano le sorti del Paese”.

 

 

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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