Lega Nord contro "Un boss in salotto": basta aiuti di Stato ai film che discriminano i veneti
Domenica 29 Dicembre 2013 alle 14:38 | 1 commenti
Massimo Bitonci, presidente senatori Lega Nord - Il film "Un boss in salotto", in uscita a gennaio, è stato presentato alla stampa dal suo regista come una 'cinepastiera, con un Veneto troppo compiacente nei confronti della camorra'.
Visto il trailer, la paura, già manifestata da numerosi amici di associazioni culturali venete è che, come nella peggiore tradizione del cinema italiano, anche questa volta il Veneto e i veneti vengano messi alla berlina, ridotti a macchiette compiacenti, prive di un'identità propria, che non sia quella ora dell'evasore, ora dell'ignorante, ora del cavalier servente.
Per dirimere ogni dubbio dovremo aspettare di vedere il film per intero. Quello che però è certo sin da ora è che la pellicola è stata giudicata di interesse culturale dalla Commissione per la Cinematografia e quindi potrebbe accedere a sgravi fiscali nel momento della distribuzione. In una situazione di crisi come quella attuale, con imprese tartassate da imposte in continuo aumento e piccoli e medi artigiani criminalizzati per presunte evasioni fiscali, che un film definito dal suo stesso regista 'una cinepastiera' goda di benefici di tipo fiscale perché definito di interesse culturale grida vendetta al cielo. A pochi mesi da "Cose dell'altro mondo", un film di Diego Abatantuono che già dileggiava i veneti con i soldi dei veneti,  contro cui abbiamo presentato un'interrogazione parlamentare, ci troviamo di nuovo di fronte all'ennesimo schiaffo. E' ora di dire basta!â€
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