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"Le vostre guerre, i nostri morti", presidio in piazza Castello

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 26 Novembre 2015 alle 21:02 | 0 commenti

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Coordinamento Studentesco - Cs Bocciodromo 

Ora che la “guerra” è a casa nostra, non possiamo più permetterci di voltarci dall’altra parte. Ne siamo coinvolti, e per quanto possa risultare triste arrivare ad indignarsi di fondamentalismi e fascismi solo quando perdono la vita centinaia di persone nel cuore dell’Europa, è necessario ricordare le innumerevoli stragi che avvengono in Siria, in Libia, in Turchia, solo per citarne alcune.

Siamo vicini alle vittime di Parigi, non ci sono parole per descrivere gli effetti emotivi e sociali di una strage del genere. Siamo scossi perché gli attentatori hanno mostrato un odio freddo e irrazionale andando a colpire bersagli privi di qualsiasi valore politico, aprendo il fuoco su inermi cittadini in luoghi di ritrovo e socialità. 
Allo stesso tempo però assistiamo a politici-sciacalli che si servono di queste tragedie per fare propaganda politica, giocando su queste stragi: gridano alla chiusura delle frontiere, all'odio contro il diverso, alla militarizzazione delle nostre città. L’avanzata dell’Isis non è assolutamente correlata con i flussi migratori di questi ultimi mesi ed anni. 
Certo, l'Isis va fermato, ma stiamo dalla parte di chi lo combatte con la propria volontà, le proprie forze, il proprio corpo. Ci riferiamo ai ed alle combattenti curdi/e, attaccati non solo dal califfato nero, ma anche dalla Turchia di Erdogan, che ha visto nel nuovo conflitto l'occasione per sterminare completamente la minoranza curda sul proprio territorio. 
Non stiamo certamente dalla parte di chi prima finanzia i terroristi e poi s’indigna; nemmeno dalla parte di chi bombarda indiscriminatamente da centinaia di chilometri di distanza. Siamo al fianco delle centinaia di rifugiati che scappano dall'orrore, ma che lasciamo morire ai nostri confini e nei nostri mari.
Ci rivolgiamo a quella parte di città che si è sempre opposta alla guerra, alle basi di guerra nel nostro territorio e che costruisce una città accogliente per costruire un momento pubblico collettivo che affermi il rifiuto do ogni guerra senza ipocrisia.
Sentiamo la necessità di riempire una piazza per rompere lo stato d'emergenza che ci vogliono imporre: ora è il momento di farci sentire!
Contro la guerra, per l'umanità!
Contro ogni fondamentalismo, accoglienza e diritti per tutti!
Contro il regime autoritario di Erdogan, a fianco della resistenza curda!

Venerdì 27 Novembre ore 19.00
PIAZZA CASTELLO, VICENZA

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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