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Tre del Pd, tre della lista Variati, uno dell'Udc e un solo esterno. Dopo la proclamazione ufficiale (nostri servizi 1 e 2) sotto gli applausi dei presenti, gli assessori si dedicano alle prime riflessioni e alle loro impressioni personali sulle scelte del sindaco che ha soverchiato molte delle previsioni della vigilia che indicavano diverse personalità provenienti dalla società civile ed esterne ai partiti.

Tra alcuni visi ancora increduli e altri soddisfatti di essere stati confermati, ecco in primis le prime parole delle due maggiori sorprese. 

Dovevano esserci diverse persone esterne ai partiti, secondo le prime parole di Variati subito dopo il risultato elettorale, invece c'è solo l'ex portavoce Bulgarini d'Elci, fidato scudiero del sindaco, e avrà il compito importante di essere il vicesindaco e assessore alla crescita, cultura, turismo: "mi aspetta un lavoro complicato, anche perché non sono una persona a cui piace stare sotto i riflettori; ero orientato a smettere dopo aver fatto il duro lavoro di capo staff della comunicazione, perché Variati è un sindaco molto esigente e che lavora tantissimo; volevo tornare alla mia agenzia di comunicazione, senza rimpianti, penso anche che debba esserci un limite a questi compiti e 5 anni bastavano. Prima di accettare questo nuovo incarico - prosegue Bulgarini - ci ha pensato molto, ma alla fine ho accettato perché ho lavorato bene insieme e in sintonia con sindaco".

Gli chiediamo se questa nomina è una sorta di ricompensa per il lavoro svolto, ma lui ci dice "no, non penso che sia così, perché nei 5 anni passati ho collaborato a progetti molto importanti a fianco del sindaco, per esempio nel settore turistico con il consorzio di Vicenzaè o nell'allestimento della mostra in Basilica". 

Tra i due litiganti dell'Udc Pecori e Guarda spunta una donna; l'altra nomina infatti che lascia di stucco i presenti e che Variati ha scelto al termine di una lunga notte di riflessioni è Annamaria Cordova, bibliotecaria, quarta in lista nell'Udc con 125 voti, ma prima delle donne di quella formazione politica; è ora assessore alla partecipazione, decentramento, rapporti con i quartieri, democrazia partecipativa e ci tiene subito a puntualizzare che "non è un tentativo di trovare un modo per evitare la scelta tra i due capi di partito, ma serviva una donna da inserire tra le quattro promesse e la scelta è caduta su di me" in attesa della quarta in arrivo per il referato al bilancio. 

Gli altri assessori Dalla Pozza, Nicolai e Zanetti sono i confermati e il proposito comune è questo: "proseguiremo sulle buone politiche che abbiamo fatto". L'ex questore Rotondi è il più schivo e abbacchiato, forse ancora scottato dalle mancate preferenze ricevute dai cittadini per entrare in consiglio comunale, mentre le altre due donne del Pd Balbi e Sala dovranno far valere con i fatti le numerose preferenze che hanno ricevuto nell'elezione dei consiglieri (qui il video con il tris rosa in giunta, ndr).