Le politiche danneggiano Variati
Domenica 20 Gennaio 2013 alle 19:17 | 0 commenti
Nei giorni immediatamente seguenti lo scioglimento delle camere il sindaco di Vicenza, Achille Variati, più volte manifestò pubblicamente e ufficialmente la sua avversità alla doppia data per le consultazioni nazionali e per le amminitrative sostenendo che questa opzione avrebbe comportato un aggravio di spese per le rinsecchite casse comunali di una cifra di centinaia di migliaia di euro non potendo il comune dividere le spese relative con lo stato.
Ma c'era e c'è oggi ancora di più dopo l'evoluzione del quadro politico nazionale una ragione politica al desiderio, inesaudito, di avere l'election day per le amministrative.
Semplicemente spiegabile così. Se dovese vincere o avere comunque, come pare probabile, un buon risultato il centro destra le pulsioni locali di una città che di sinistra non è potrebbero scardinare le sue certezze di rincorrere e di accaparrarsi il voto di quell'area, i cui protagonisti oggi sono, infatti, molto più ringalluzziti di solo un mese fa e facilmente potrebbere richiamare a casa i loro transughi momentanei.
Se dovesse vincere, come oggi dicono i sondaggi,il centrosinistra con asse sul Partito democratico e, magari, con evidenti presenze delle aree più a sinistra, come Sinistra Ecologia e Libertà oppure la neonata Rivoluzione civile che "consorzia" PdCI, Rifondazione, Idv e le ali più combattive della Cgil, leggi Fiom, come la metterà il nostro Achille Variati con le sue alleanze tutte centro-destrorse?
E i Pd doc sopporteranno di rischiare di perdere con un candidato unico più vicino all'area che avrebbero battuto a quel punto a livello nazionale?
Variati, oggi, potrebbe sentire un po' di vuoto intorno alle sue certezze.
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