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Le partecipate, Sangineto: un "patrimonio" dei vicentini

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 3 Maggio 2013 alle 14:30 | 0 commenti

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Lista Civica Un'Altra Vicenza  -  Maurizio Sangineto, candidato Sindaco della Lista Civica Un'Altra Vicenza entra nel merito delle società partecipate di cui il Comune è parte attiva, con alcune riflessioni propositive a seguito delle polemiche sorte nei giorni scorsi. " Personalmente trovo sbagliato polemizzare (guarda caso puntualmente in occasione di ogni elezione) sul ruolo e l'attività delle società partecipate dal Comune di Vicenza".

"Così si creano solo tensioni aggiuntive a quelle già esistenti per effetto della crisi generalizzata e si indeboliscono queste società nei confronti dei competitors, sempre più agguerriti, presenti nel mercato e pronti ad approfittare delle debolezze altrui.
Le società partecipate sono un valore economico dei cittadini e della città stessa, e dalla partecipazione a queste società è necessario vi sia un ritorno, in termini di servizio e di spesa, che vada a vantaggio delle famiglie stesse. Se eletto mi impegnerò affinché il Comune abbia un importante ruolo specifico, indipendentemente dalle quote di partecipazione, perché credo che il comune capoluogo debba essere impegnato come capofila e Vicenza debba d'ora in avanti rivendicare un ruolo più attivo per il bene dei suoi cittadini e del suo futuro.
Riguardo Fiera di Vicenza, ritengo necessaria la realizzazione di un unico polo fieristico VENETO. In una situazione economica sofferente come quella attuale che ha colpito anche il nord-est è assolutamente necessario fare sinergia, altrimenti il rischio è di essere schiacciati da realtà come Padova e Verona. Sarà però poi essenziale cercare di avere un ruolo dominante e non marginale nel gruppo.
Riguardo AIM Holding è da considerare come da sempre essa è stata lo strumento con cui il Comune, prelevando risorse o trasferendo costi è riuscito a mantenere un buono standard di servizi alla città. La scelta di Variati ad inizio mandato di procedere con l'In House, anche attraverso la nomina di Fazioli (scelta oggi abbandonata dallo stesso Variati), è forse stata motivata dalla volontà di accorpare l'AMCPS. Questa scelta ha però avuto la conseguenza di trasferire costi di gestione contribuendo ad aumentare l'indebitamento complessivo della Holding. AIM, è una realtà di innumerevoli eccellenze che va assolutamente salvaguardata. Mi riferisco alla gestione rifiuti, all'eccellenza della rete e gestione del gas, al teleriscaldamento, al servizio elettrico implementato, alla discarica di Grumolo, ecc..
La scelta In House potrebbe essere la più semplice, ma non in linea con quanto indicato dal legislatore.
La nostra proposta è quindi che AIM si misuri con il mercato cercando delle alleanze strategiche, con il principale obiettivo di rafforzarsi e offrire prezzi più competitivi di quelli attuali per i nostri cittadini.
Nel settore del gas e dell'energia vedrei ad esempio auspicabile l'incontro con ASCOPIAVE, che già opera nel vicentino e che potrebbe essere il partner ideale per importanti sinergie di mercato.
Va poi "allargato" e quindi valorizzato il settore ambientale partendo da un concetto semplice. Il rifiuto civile od industriale non è semplicemente uno scarto è anche una risorsa che si può riciclare e magari usare per produrre energia, in alcuni casi innovativa. Per fare questo AIM ha bisogno di concentrare la sua azione nei settori strategici, ridurre i costi di gestione ed eventualmente aprirsi anche ai privati a condizione che il controllo sia sempre esercitato dai cittadini di Vicenza.
Analizzati i dati di bilancio e tenuto conto delle imminenti gare sulla distribuzione, la domanda da porsi credo sia se AIM ha oggi le risorse finanziarie per vincere almeno la gara che riguarda la distribuzione del gas in città. Con settori in crisi come i trasporti e con un calo generalizzato dei consumi di energia elettrica e gas oggi rimane un solo settore sano che è quello dei rifiuti. Perdere la distribuzione del gas potrebbe essere una sciagura anche dal punto di vista occupazionale e va scongiurata.
Serve a mio avviso una visione lungimirante e d'insieme, ma concretizzata da azioni rapide che per una volta non siano condizionate da logiche partitiche, ma concertate e dettate dalla volontà comune di fare il bene della città."


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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