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Le ordinanze bocciate e il senso della legge.

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 9 Aprile 2011 alle 23:51 | 0 commenti

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Riceviamo da Roberto Ciambetti, Assessore regionale Lega Nord agli enti locali, e pubblichiamo. 

Il pronunciamento della Consulta con la bocciatura delle Ordinanze comunali rilancia il problema del controllo del territorio, l'inadeguatezza delle attuali norme vigenti, ma soprattutto la contraddizione del nostro sistema. Una gran parte dei sindaci, indipendentemente dall'area politica di appartenenza, manifesta una certa preoccupazione per il venir meno di uno strumento di controllo del quale per altro non avevano di certo abusato e che aveva dato anche dei frutti.

Una parte dell'intellighenzia schernisce e mette alla berlina il provvedimento che dette il via libera a quelle ordinanze, la legge 15 del 2008, cogliendo l'occasione per attaccare per l'ennesima volta il ministro Roberto Maroni. Il ministro dell'Interno sta diventando un bersaglio per quei salotti colti e raffinati che non conoscono i problemi delle periferie, che non sanno cosa significhi vivere lungo strade trasformate in postriboli a cielo aperto, che non conoscono l'imbarazzo di chi, recandosi all'ospedale come in visita al cimitero, si trovi importunato da petulanti e insistenti medicanti organizzati in squadre d'accattonaggio d'assalto.

E' vero, fu Maroni a volere il provvedimento che dava ai sindaci la possibilità di intervenire in problematiche specifiche, assicurando uno strumento di regolamentazione, repressione e prevenzione. La possibilità di emettere delle ordinanze in materia di sicurezza, responsabilizza ancor più il primo cittadino ma soprattutto permette alla realtà locale di intervenire tempestivamente per fronteggiare emergenze o situazioni al limite del sopportabile. Lo dico da assessore regionale Veneto agli enti locali: non possiamo lasciare i nostri sindaci disarmati dinnanzi ad una realtà complessa i cui tempi non sono quelli della Giustizia ordinaria; la realtà non conosce lentezze burocratiche, scartoffie, ricorsi, notifiche e azzeccagarbugli vari. Le Ordinanze comunali non erano forme di giustizia sommaria, né esercizio di razzismo.

C'è chi la pensa diversamente: proprio dal Veneto è partito il ricorso contro la legge 15/2008 che ha spinto la Corte costituzionale al suo pronunciamento. Pronunciamento che è arrivato nelle stesse ore in cui il ministro francese Gueant sottolineava la necessità di far rispettare l'articolo 5 di Schengen, che prevede il possesso di risorse finanziarie e documenti per garantire la libera circolazione nell'Unione, tesi questa - già cara alla Lega Nord - ripresa anche dalla Germania. Si dirà che le contestazioni franco-tedesche in materia di circolazione di extracomunitari più o meno clandestini non centrano nulla con la bocciatura delle Ordinanze comunali. In verità, in Francia, come in Germania, le leggi vengono applicate e nessuno si scandalizza se il governo chiude le frontiere ai clandestini: da noi, certe volte, sembra che gli irregolari possano godere di diritti speciali, dall'esercizio della prostituzione agli schiamazzi notturni, dall'organizzare l'accattonaggio con bande da spostare alla vendita di merci contraffatte e via dicendo sulla base di quella norma non scritta che viene spacciata per solidarietà. E se il ministro degli Interni in Italia propone di pattugliare le coste e rimandare indietro i clandestini, propone una norma per dare ai sindaci le armi per affrontare emergenze particolari e specifiche ad ogni realtà è, nel migliore dei casi, un razzista; in Germania e in Francia avrebbe fatto soltanto il suo dovere di tutore dell'ordine pubblico.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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