Le liason dangereuse della finanza vicentina
Lunedi 17 Dicembre 2012 alle 13:11 | 0 commenti
Da alcuni giorni, seppur indirettamente, il mondo economico finanziario che parla vicentino è interessato da una perturbazione mediatica che a breve potrebbe disvelare ulteriori novità : Paolo Scaroni, Palladio Finanziaria e gruppo BpVi sono i nomi che stanno facendo il giro dei palazzi berici proprio a seguito delle rivelazioni dei media.
L'ultimo caso in ordine temporale è quello del numero uno di Eni Paolo Scaroni. Il manager di Stato, che in passato ebbe gravi problemi con la giustizia per fatti di corruzione, è stato ieri al centro di una tiratissima puntata di Report su Rai Tre, che ha messo a nudo una serie lunghissima di circostanze opache relative alla governance della multinazionale energetica italiana: stock option, operazioni opache all'estero e rapporti controversi con la politica sono le piste di una puntata dove protagonista è stato il giornalismo d'inchiesta in tutte o quasi le sue sfaccettature.
Ma ieri anche il Corsera ha parlato vicentino. In un lungo servizio del vicedirettore Massimo Mucchetti (pagina 25), il quotidiano di via Solferino, ha accesso i suoi riflettori ancora una volta sul caso Generali- Fonsai. Una partita complessa che ha coinvolto il gotha della finanza nazionale e che vede al centro delle manovre di Generali anche la vicentina Palladio Finanziaria. La quale Mucchetti descrive come oggetto di una sorta di resa dei conti in seno al board del colosso assicurativo triestino e che lo stesso giornalista intravede come una sorta di veicolo finanziario civetta per operazioni ancora da chiarire nell'ambito di un gruppo caratterizzato da una architettura finanziaria complessa e di non immediata lettura.
Epperò da diversi giorni (la prima testata era stata il Corsera la settimana passata) i media nazionali, blog inclusi, stanno approfondendo la questione della doppia indagine penale a carico di Francesco Maiolini, ex direttore generale di Banca Nuova. La prima inchiesta, presunta usura, ha coinvolto anche il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo, che è sospettato di avere spifferato alcuni dettagli delle indagini proprio a Maiolini (in tal senso ilfattoquotidiano.it del 15 dicembre ha realizzato un servizio molto dettagliato). L'altra indagine a carico di Maiolini, attuale dg dell'Irfis, riguarda invece un presunto caso di riciclaggio i cui accertamenti vengono coordinati dalla Dda Antimafia di Palermo. Banca Nuova, che fa parte del gruppo BpVi, era sbarcata in Sicilia con grandi aspettative da parte delle imprese isolane poichè era stato lo stesso presidente della popolare Gianni Zonin ad annunciare di volere interagire con gli utenti come banca del territorio e non come soggetto che si limita ad organizzare la raccolta del risparmio con gli sportelli presenti in loco.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.