Guardie Zoofile ENPA Vicenza denunciano istruttore capo di polizia provinciale e cacciatori
Domenica 5 Ottobre 2014 alle 14:30 | 0 commenti
Coordinamento Protezionista Veneto - La dinamica dell’abbattimento della sfortunata “Gina†avvenuto il 28 agosto Lumignano (Vi ) ha fatto intervenire il Nucleo delle Guardie Zoofile dell’ENPA di Vicenza. La cinghialetta, un anno e mezzo circa, sessanta chilogrammi di peso, si era insediata da mesi a Lumignano dove con i residenti aveva stabilito un contatto, con alcuni addirittura un rapporto amichevole, tanto che viveva stabilmente dietro all’abitazione del sig. Franceschetto, il quale era solito chiamarla e rifocillarla con resti dell’orto.
Anche i signori Pozzetti avevano un rapporto speciale con "gina", la sera quando rincasavano con l’automobile, lei li riconosceva e si faceva viva andandoli a trovare, rimediando naturalmente qualche frutto.
Gina non ha mai disturbato nessuno, eppure il 28 agosto alle sette e trenta cacciatori e agenti di Polizia Provinciale si sono presentati in via Brojo per abbatterla. L’hanno cercata per un’ora, stavano per sospendere la caccia quando è intervenuto “un amico di gina†asserendo: venite con me so dove si nasconde, di me si fida.
Udita la voce amica la cinghialetta si è diretta verso di lui convinta di ricevere qualche coccola o un pezzo di zucca, dalle dichiarazioni dei presenti non è andata così. L’istruttore capo di Polizia Provinciale anche cacciatore, colto da eccesso di zelo o convinto di essere a caccia, ha estratto la pistola di ordinanza e fatto fuoco, per qualche minuto “gina†è rimasta a terra agonizzante, poi un cacciatore gli ha tagliato la gola.
Le guardie Zoofile dell’ENPA hanno appurato che la pistola del poliziotto ha sparato in mezzo alle case, a una decina di metri dalla strada e in mezzo alle persone. L’abbattimento dei cinghiali è normato da un protocollo I.S.P.R.A.- Provincia n° 37214 del 5 nov. 2010, una delibera che permette degli interventi, ma fissa dei precisi paletti che se superati la copertura della delibera perde qualsiasi effetto, ad esempio: il cinghiale può essere abbattuto solo dalle armi previste dalla legge 157/92 e non certamente dalla pistola di ordinanza.
Prevede inoltre in questo periodo solo l’abbattimenti degli ungulati da altane autorizzate, in quanto si utilizzano armi da guerra quali sono le carabine a canna rigata, va ricordato che queste armi hanno una gittata che supera il chilometro e mezzo. I cacciatori erano posizionati e pronti a sparare a circa cento metri dalla strada e dalle case, mentre per rispettare la legge e non creare pericoli, dovrebbero stare in direzione a un paio di chilometri. Â
La recente sentenza della corte costituzionale richiamando la legge 157/92 ha sancito inoltre che i cacciatori non possono sparare a questi animali se non sono proprietari del fondo. Per quello che riguarda il poliziotto, è stato segnalato agli organi competenti per uso improprio dell’arma, denunciato alla procura della Repubblica per caccia con armi non consentite e per esplosioni pericolose in luogo abitato.
I cacciatori denunciati per caccia con metodi non contemplati nella delibera, e per non avere rispettato quanto espresso dalla corte costituzionale.
“Bisogna bloccare immediatamente l’immissione di cinghiali nel territorio†ha dichiarato il portavoce Renzo Rizzi, “ questa attività illecita viene confermata sia dalla Provincia che dall’ISPRA, perfino le associazioni venatorie confermano che vi sono costanti immissioni clandestine, dei veri e propri lanci di questi ungulati sui Monti Bericiâ€.
"Alcuni cacciatori senza scrupoli stanno tentando di importare il modello Colli Euganei, ovvero, tanta carne a costo zero, una follia che va bloccata subito, in primis togliendo ai cacciatori la possibilità di intervento; certamente non aiuta anzi, fa nascere non pochi dubbi, il fatto che la provincia di Vicenza abbia sfornato con appositi corsi negli ultimi tre anni centinaia di cacciatori-operatori per la caccia al cinghiale tra i quali spicca il divin codino Roberto Baggio, presumo che questi signori dopo il corso e l'esame, ora con il tesserino in tasca pretendino anche di sparare....".
"In quanto a Gina è trapelato che anche lei è stata liberata illegalmente da un allevamento in quanto vi era nel suo orecchio un segno inequivocabile, non solo ma visto che non si era riprodotta c’è il fondato sospetto che fosse anche sterilizzata".Accedi per inserire un commento
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