Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Le giovani comuniste venete di Rifondazione: nessuna alleanza con lo stile LadyLike

Di Emma Reda Mercoledi 10 Dicembre 2014 alle 14:59 | 1 commenti

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Luca Bertok del partito vicentino di Rifondazione Comunista ci manda una riflessione firmata dalle giovani comuniste venete di Rifondazione sullo stile LadyLike di Alessandra Moretti 

Mentre ogni giorno assistiamo ad una crisi economica sempre più devastante, all’esplosione delle periferie, a scandali di stampo affaristico-mafioso, alla disoccupazione che raggiunge percentuali sempre più alte, alla privatizzazione delle scuole, ai continui femminicidi, c’è chi si preoccupa dell’aspetto esteriore delle donne in politica.

Alessandra Moretti, candidata Pd alle elezioni regionali del Veneto 2015 il 18 novembre in un’intervista al Corriere.tv ha dichiarato che “le donne in politica devono ispirarsi a uno stile ladylike, uno stile che deve piacere” e che questo è fondamentale per “rappresentare al meglio le donne”. Essa aggiunge che lo stile di altre, come la Bindi, ha in passato “mortificato la bellezza” e che la politica di oggi “necessita di volti piacenti”. Noi Giovani Comuniste del Veneto riteniamo scandaloso questo ragionamento che privilegia l’immagine rispetto alla competenza e ai contenuti, confermando la logica maschilista secondo la quale una donna deve essere in primis curata e attraente. Noi ci poniamo in totale disaccordo con questa visione della politica, che capovolge le priorità politiche mettendo sullo stesso piano bellezza e bravura, se non talvolta dando più importanza alla prima rispetto alla seconda. Noi riteniamo che “rappresentare al meglio le donne e gli uomini veneti” non abbia niente a che fare con la cura del corpo ma col portare avanti istanze realmente prioritarie per la popolazione della nostra regione. Affermare peraltro che si considera come priorità il frequentare settimanalmente l’estetista per una presunta presentabilità politica offende, a nostro parere, la sensibilità di migliaia di venet* che hanno ben altri problemi rispetto alle mèches della Moretti. Dunque oltre a non condividere le idee neoliberiste che il Pd ormai fa proprie, ci teniamo a sottolineare che noi Giovani Comuniste in quanto donne non ci sentiamo rappresentate dal modello ladylike a cui fa riferimento Alessandra Moretti. Riteniamo invece necessario che le donne in politica si battano per i nostri diritti, come l’applicazione della legge 194 sull’aborto e la parità retributiva, e per l’autodeterminazione delle donne, contro la vittimizzazione della figura femminile nei media, e contro un sistema maschilista e patriarcale ancora presente oggi come si vede dalle alte percentuali di violenza domestica e di femminicidi.


Commenti

Inviato Giovedi 11 Dicembre 2014 alle 08:53

Come sempre, in campagna elettorale si esce dal seminato, si attacca l'avversario con motivazioni da femministe e quote rosa ormai fuori tempo. Nessun programma da presentare solo: Noi Giovani Comuniste del Veneto...e bla bla bla. Sempre la stessa storia contro il sistema maschilista ecc....Sembrano discorsi del '68 che io ho vissuto ma Voi no. Per favore, mi volete dire cosa volete fare per un Over 70 che intende votare una persona competente, disponibile al confronto, e altro? Perchè non parlate dell'Utero in affitto, inseminazione artificiale, e tutte le commercializzazioni del corpo femminile? Se le donne vogliono l'autodeterminazione contro qualcos'altro, non ci resta che piangere. Luciano Parolin
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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