Quotidiano | Categorie: Religioni

Le Acli del Veneto piangono la scomparsa di mons. Giovanni Nervo, fondatore di Caritas

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 24 Marzo 2013 alle 21:21 | 0 commenti

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Acli del Veneto - Il presidente regionale Andrea Luzi: "la mia stessa esperienza di obiettore Caritas
fortemente condizionata dall'importante opera di don Giovanni"

Le Acli del Veneto esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di mons. Giovanni Nervo, primo presidente di Caritas italiana, della quale ha curato la nascita e l'organizzazione, a livello nazionale e diocesano, fino al 1986 e grande amico delle Acli.

"Saper fiorire dove Dio ci ha seminati", è l'esortazione che amava ripetere ed è quanto è riuscito sempre a fare nella sua vita. Una guida ed un esempio per tutti, che ha testimoniato e vissuto quotidianamente e con coerenza la carità evangelica, specie accanto ai più poveri, i più deboli, i più piccoli. Uniti nella preghiera lo ricordano gli aclisti veneti come un osservatore acuto e penetrante, capace di discernere le ragioni ed i bisogni dei più poveri in mezzo a coloro che se ne dimenticano. Lo stesso presidente regionale Acli del Veneto, Andrea Luzi ricorda con profonda ammirazione mons. Giovanni Nervo: "nella sua lunga vita ha saputo coinvolgere migliaia di giovani in opere concrete di solidarietà. La mia stessa esperienza di obiettore di coscienza alla Caritas diocesana vicentina è stata fortemente condizionata dal suo straordinario esempio di sacerdote al fianco dei poveri e dei bisognosi in ogni momento". Don Giovanni ha attraversato le più diverse fasi della vita del Paese, dalla dittatura alla Resistenza, dalla ricostruzione alla crescita della società del benessere. Noi aclisti lo ricordiamo come primo assistente delle Acli padovane, come cappellano di fabbrica e, soprattutto, come primo presidente e costruttore della Caritas italiana, alla quale dedicò la sua intelligenza e la sua passione in anni in cui di povertà e di marginalità non si poteva nemmeno parlare.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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