Lavoro:Sbrollini,priorità ma non per il Governo
Venerdi 30 Luglio 2010 alle 20:53 | 0 commenti
Daniela Sbrollini, Partito Democratico - "Il lavoro: una priorità che non trova spazio nell'agenda Governativa".
I dati resi noti dall'Agenzia Regionale Veneto Lavoro (nella foto VicenzaPiù manifestazione Atena), testimoniano la veridicità degli allarmi che da 2 anni il PD lancia senza purtroppo trovare ascolto nel Governo e nella maggioranza.
Il tetto dei 100 mila posti di lavoro persi, dato purtroppo non definitivo, mette in luce che anche nella nostra regione, quella crisi che si è sottovalutata e mai compresa sino in fondo, ha colpito in modo diretto e forte un territorio che sembrava più preparato e immune.
In questa situazione storica nessuno può pensare di essere autosufficiente; serve un piano globale capace di rimettere in campo una visione economica e sociale del Paese che non è nelle priorità dell'agenda governativa.
Il Parlamento si trova bloccato in discussioni infinite su tematiche lontane dalla gente e dal Paese reale, vedi le intercettazioni, il lavoro non è mai una priorità da calendarizzare in aula e il Paese sembra abbandonato al proprio destino.
Anche quando i provvedimenti potrebbero contenere misure precise per lo sviluppo e per l'occupazione, incredibilmente questi punti mancano negli articolati e nei provvedimenti in discussione.
Il PD con tenacia, prosegue nella presentazione delle sue proposte, lavoro parlamentare reso vano dal continuo ricorso al voto di fiducia, un sistema di gestione del Governo che svilisce il Parlamento e non permette atti migliorativi.
La manovra appena approvata, proprio con voto di fiducia, è un caso eclatante!
Un provvedimento che avrà efficacia ridotta: si dovrà ricorrere ad una nuova manovra in autunno, per poter gestire la fine della cassa integrazione e le ricadute sulla produzione. Non ci sono provvedimenti immediati atti a dare ossigeno al Paese, penso alla modifica del Patto di Stabilità che può dare risorse e liquidità ai Comuni i quali potrebbero così tornare a dare lavoro alle tante piccole aziende del territorio.
Manca una visione di lungo respiro, capace di delineare le scelte strategiche per il Paese.
L'Italia soffre e la Politica si guarda l'ombelico discutendo sull'opportunità o meno che il Presidente della Camera lasci il suo incarico.
Per concludere, dalla Regione e dall'assessore Donazzan mi aspetto un passo più deciso della sua semplice dichiarazione d'intenti. I dati lo testimoniano, il Veneto si trova ufficialmente in difficoltà , e deve riuscire ad ottenere dal Governo un cambio di rotta e un'attenzione particolare. Non può essere sempre colpa d'ignoti! Chi ha responsabilità di Governo, assieme a chi, come il PD, svolge con serietà il ruolo di opposizione, deve lottare e pretendere soluzioni tempestive per una situazione che mette in sofferenza le famiglie venete e italiane.
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