Lavoro donne, intesa per pari opportunità di accesso e tutela della genitorialità
Lunedi 12 Novembre 2018 alle 17:53 | 0 commenti
Pari opportunità di accesso nei luoghi di lavoro, contrasto alle discriminazioni di genere, tutela del ruolo genitoriale dei lavoratori, che siano mamme o papà , sono gli obiettivi - informa una nota della Regione Veneto - del Protocollo di intesa quinquennale firmato oggi in Regione tra la consigliera regionale di parità , Sandra Miotto (organo ministeriale e capofila delle rete territoriale delle consigliere di parità ) e l’ispettorato interregionale per il lavoro, rappresentato dal suo dirigente Stefano Marconi, alla presenza dell’assessore veneto al lavoro, Elena Donazzan.
Il patto tra consigliere di parità e ispettori del lavoro non si limita all’interscambio di segnalazioni, in particolare quelle relative alle dimissioni o risoluzioni consensuali delle lavoratrici/madri, e di comunicazioni tempestive su eventuali situazioni discriminatorie nei luoghi di lavoro; ma prevede una pianificazione di lavoro e scambi tra Consigliera di parità , Ispettorato del lavoro e Regione Veneto in materia di informazione, formazione, scambio di buone prassi, concertazione di interventi mirati, dentro e fuori i luoghi di lavoro, collaborazione con le associazioni sindacali e datoriali per promuovere una cultura della reciprocità , del rispetto, della valorizzazione della genitorialità anche in azienda.
“Il valore aggiunto – ha dichiarato l’assessore Donazzan –della nuova intesa quinquennale, che aggiorna la collaborazione in essere ormai da oltre dieci anni tra ufficio territoriale del Ministero del lavoro per la parità , Ispettorato del lavoro e Regione, sta nella collaborazione coordinata e coerente. Quando le banche dati e i diversi uffici preposti riescono a dialogare tra loro, gli strumenti di prevenzione, vigilanza e controllo funzionanoâ€.
“I primi frutti del protocollo – spiega la consigliera regionale di parità – saranno la condivisione delle banche dati e il vademecum (di prossima divulgazione) sui diritti e doveri dei lavoratori e delle lavoratrici e delle aziende in materia di accesso al lavoro e tutela della genitorialità . Il Veneto registra un tasso di occupazione femminile del 58 per cento, superiore di 10 punti alla media nazionale, e una significativa e progressiva conquista, da parte delle donne, di posizioni apicali Tuttavia i problemi di accesso delle donne al mondo del lavoro permangono, a cominciare da una corretta conoscenza delle norme e degli istituti. Ci interessa, ad esempio, mettere sotto i riflettori il fenomeno delle dimissioni volontarie: d’ora in poi, nei casi sospetti, l’Ispettorato del lavoro potrà chiederà anche l’intervento delle consigliere territoriali di parità per verificare le effettive motivazioni della chiusura volontaria del rapportoâ€.
“Il protocollo rappresenta anche uno strumento di ‘intelligence’ – ha rilevato il direttore dell’Ispettorato interregionale del lavoro – per far emergere eventuali anomalie e irregolarità , non solo nelle dimissioni, ma anche nell’applicazione della normativa relativa alla tutela della maternità , ai congedi parentali, ai contratti certificati, e soprattutto per promuovere informazioni qualificate e buone prassi per favorire la parità di accesso al mondo del lavoro. Nel corso del 2017 in Veneto sono state riscontrate 37 violazioni riconducibili a mancata fruizione di congedi, riposi, permessi legati alla gestazione o alle cure dei figli, mancata erogazione dei trattamenti economici per le assenze dovute alla cura dei figliâ€
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