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Massimo D'Angelo, Filt Cgil Vicenza  -  Dopo le esternalizzazioni dei sette lavoratori di Aim mobilità della rimessa dal 31 marzo resteranno a casa i lavoratori della portineria di Viale Fusinieri. L'impegno dell'Amministratore unico di Aim con le OO.SS. di salvaguardare l'occupazione nell'ambito del redigendo piano industriale, abbiamo constatato che ad oggi è stato disatteso. La lentezza di elaborare e far decollare il piano industriale che sicuramente è di natura tecnica e politica sta comportando scelte aziendali e conseguenze occupazionali non più accettabili.

Ai sette lavoratori della rimessa di Aim Mobilità esternalizzati, al 31 marzo si aggiungeranno tre lavoratori della portineria di Viale Fusinieri dipendenti di una società perdente appalto. A questo punto siamo a pensare che questo nuovo gruppo dirigente punta a far cassa solo sul costo del salario, esternalizzando le attività e lasciando a casa i lavoratori precari che sono legati all'azienda da appalti di servizio attraverso aziende esterne e cooperative. Questi lavoratori considerati figli di un dio minore devono essere tutelati alla pari degli altri e i posti di lavoro in questo momento di grave crisi economica vanno salvaguardati tutti. Da parte nostra nella convinzione che gli spazi per ricollocare questi lavoratori nell'ambito di AIM ci sono, chiediamo da subito, senza aspettare i lunghi tempi del piano industriale di attivare un tavolo di trattativa alla presenza del Sindaco che impegni le parti a ricollocare intanto questi ultimi tre lavoratori lasciati a casa e in prospettiva tutti coloro ai quali a breve toccherà lo stesso triste destino. Non si può fare cassa esternalizzando e mettendo a rischio i posti di lavoro. Non lo riteniamo un comportamento etico anche da parte di questa Amministrazione lasciare nella disperazione le famiglie che perdono il lavoro.