Lavori socialmente utili, Variati incontra i profughi: se sbagliate non avrete futuro a Vicenza
Martedi 22 Settembre 2015 alle 21:44 | 1 commenti
Era un sindaco particolarmente duro nei toni quello che oggi ha incontrato i richiedenti asilo che sono pronti ad essere impiegati in lavori socialmente utili in città . "Se sbagliate non avrete futuro a Vicenza" li ha ammoniti Variati. "Portate sulla pettorina la scritta "Comune di Vicenza volontario". Dovete meritare quella scritta, se qualcuno non si comporterà bene si vedrà tolto quel giubbotto e saranno guai".
Poi il sindaco ha chiesto a tutti di alzare la mano destra e di promettere di svolgere fino in fondo il proprio compito. I rifugiati hanno ripetuto tutti il gesto, chi più chi meno convintamente.
Erano circa 140 i richiedenti asilo che si sono riuniti oggi in Aim per la consegna delle pettorine numerate, dei guanti e delle scarpe anti-infortunistica che serviranno per svolgere piccoli lavori socialmente utili, raccogliere le foglie, spazzare le strade, ridipingere panchine. I profughi, seguiti dalle cooperative che li ospitano, hanno terminato le giornate di formazione teorica e pratica organizzate da Aim e sono pronti, nel giro di una settimana, a cominciare.
"In Italia c'è una Costituzione che all'articolo 1 dice che il Paese è fondato sul lavoro. Qui in Italia si lavora, chi non lavora non starà in Italia. Vicenza vi guarderà e vedrà se il vostro comportamento sarà buono, ma sono sicuro che sarà così", ha concluso il primo cittadino.
Comune di Vicenza - “Questo è un giorno molto importante per voi, il vostro futuro inizia da qui. Se farete il massimo per lavorare bene e comportarvi come si deve rispettando le regole, il vostro impegno sarà riconosciuto con un attestato. Chi si comporta male, invece, non avrà futuro in Italiaâ€.
Con queste parole il sindaco Achille Variati ha salutato questo pomeriggio nella sede di Aim i richiedenti asilo che, in attesa dell’esame da parte delle commissioni ministeriali della domanda di protezione internazionale, si sono proposti come volontari per lavorare al servizio della città . Lavoreranno nei quartieri gratuitamente, senza percepire alcun compenso, per attività di pulizia strade e piste ciclabili, cura del verde e altre manutenzioni. Saranno identificati da una pettorina fluorescente contraddistinta da un numero identificativo e la scritta “Comune di Vicenza – Volontario†in base all’accordo firmato in prefettura lo scorso 9 settembre per l’avvio del progetto.
“L’articolo 1 della nostra Costituzione dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro – ha spiegato il sindaco -. È importante che lavoriate ed è importante che lavoriate bene. Vi chiedo di promettermi, e in questo modo di promettere a tutti i vicentini, che vi impegnerete per dare una mano a mantenere pulita la città â€.
All’incontro erano presenti anche il vicario del prefetto, Massimo Marchesiello, l’amministratore unico di Aim Ambiente, Piergiorgio Balbo, e il direttore generale Dario Vianello che ha ricordato come AIM, società da sempre al servizio della città , si sia messa a disposizione per lo sviluppo di questo innovativo progetto, che può rappresentare un primo importante momento di integrazione per i richiedenti asilo destinati alla città di Vicenza. All’incontro erano presenti anche i rappresentanti delle cooperative che gestiscono l’accoglienza.
I circa 130 richiedenti asilo che si sono offerti come volontari, dopo il corso di formazione teorica e pratica svolto in Aim, entreranno in attività la prossima settimana seguendo una cinquantina di piani di lavoro elaborati da Aim in due turni da 4 ore la mattina e il pomeriggio, seguiti da tutor e responsabili delle cooperative e con il coordinamento della prefettura. Durante il corso di formazione sono state spiegate le norme di sicurezza base per chi opera su strada e a contatto con rifiuti, mostrati e spiegati i materiali che saranno distribuiti (cappellino, gilè, scarpe, guanti, pale, scope, rastrelli), impartite le disposizioni su come e quando utilizzare il vestiario, sul comportamento di decoro da tenere in orario di lavoro.
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