Lavoratori sanità ed enti locali in sciopero il 26 maggio: "contrattare il cambiamento"
Mercoledi 25 Maggio 2016 alle 15:43 | 0 commenti
La Cgil di Vicenza comunica che domani giovedì 26 maggio 2016 i lavoratori della Funzione Pubblica di Cgil Cisl e Uil di Vicenza e del Veneto sciopereranno e manifesteranno a Venezia per dare un segnale al Governo al fine di ricevere risposta sul rinnovo dei contratti e sul rilancio dei servizi pubblici. La manifestazione prevede il concentramento in piazzale Santa Lucia a Venezia alle 14,30 e successivamente i comizi in Campo San Geremia (nella foto da sinistra Claudio Scambi, segretario generale UIL FPL e UILPA di Vicenza, Stefano Bagnara segretario FP Cgil di Vicenza, Ruggero Bellotto segretario generale CISL FP di Vicenza).
"Vogliamo contrattare il cambiamento" è lo slogan che Stefano Bagnara (FP Cgil), Ruggero Bellotto (Cisl FP) e Claudio Scambi (Uil FPL e UilPA) hanno spiegato nei giorni scorsi alla stampa e ai lavoratori nelle assemblee. Il sindacato, interpretando la volontà dei lavoratori, ritiene che nel processo di rinnovamento e riorganizzazione dei servizi pubblici ci debba essere partecipazione da parte degli stessi lavoratori. E' necessaria innovazione dei servizi, maggiori competenze a tutti i livelli (importante la formazione), e naturalmente misurare in modo obiettivo la produttività .
I due principali settori che saranno in sciopero sono quelli della SANITA' e degli ENTI LOCALI.
Le segreterie regionali di FP di Cgil Cisl e Uil hanno stilato una piattaforma per un sistema innovativo dei servizi pubblici del Veneto che interessa sia le funzioni centrali (alle dipendenze dei ministeri), sia gli enti locali (comuni, province, Ipab, regione), sia la sanità (le ULSS e le Asl) e infine il terzo settore!
Il messaggio sostanziale è che solamente con tagli e risparmi e blocchi del turn-over non si va da nessuna parte: i servizi rischiano di peggiorare, perché il personale rimasto in servizio spesso ha un carico di lavoro sovradimensionato. Secondo Cgil Cisl e Uil vicentine i 19mila lavoratori del pubblico che operano in provincia dovrebbero essere affiancati da almeno 4mila "nuovi assunti"!
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