Lavoratori che diventano “merce”: i dati ragionati
Domenica 8 Novembre 2015 alle 22:20 | 0 commenti
di Giorgio Langella (leggi tutto l'articolo e guarda le foto su VicenzaPiù Magazine n. 280 in edicola oppure online per gli abbonati)
I dati diffusi “ufficialmente†sul mondo del lavoro sono una fotografia parziale della realtà per come vengono diffusi. Sono solo dettagli di una realtà ben più complessa di quella che ci viene mostrata e che proviamo a ricostruire. Un esempio: in aree industrializzate come il Nord-Est il saldo tra assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato ha un segno negativoÂ
Si viene a sapere dall'ISTAT che l'occupazione stimata è cresciuta e che la disoccupazione (anch'essa stimata) è calata. Questo serve per confermare la “bontà †delle “riforme†del governo Renzi. Ma non si spiega, ad esempio, che il margine di errore sulla stima potrebbe essere ben più elevato di quello 0,1% di crescita che fa gridare al miracolo (e che, quindi, il calo della disoccupazione potrebbe anche essere più basso o non esserci affatto).
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