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L'atleta ipovedente Simone Salvagnin arriva alla fine del mondo

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 21 Febbraio 2012 alle 22:02 | 0 commenti

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Regione Veneto - Simone Salvagnin, ventottenne di Schio, in provincia di Vicenza, ipovedente, campione mondiale di arrampicata sportiva, ha concluso la prima tappa del suo itinerario in Sud America. Partito il 12 gennaio scorso con la Ojos del Salado - Patagonia Expedition 2012, Simone, portando con sé la Carta ONU dei Diritti dei Disabili e la bandiera del Veneto regalatagli dall'assessore Marino Finozzi, ha dapprima tentato di arrivare in cima al cileno Ojos del Salado, che con i suoi 6.981 metri è il vulcano più alto del mondo.

La vetta si è purtroppo rivelata inaccessibile a causa delle durissime condizioni climatiche che hanno fermato la spedizione a 6000 metri. Ha quindi raggiunto Ushuaia, la città più a sud del mondo, nella provincia argentina della Terra del Fuoco, dopo circa quattromila chilometri attraverso la Patagonia, più di mille dei quali Simone e la sua guida Enrico Rizzolo hanno percorso in sella ad un tandem.
"La mia meta è il viaggio", ha ribadito Simone Salvagnin, la cui avventura sudamericana continua, patrocinata dalla Regione del Veneto e sostenuta dall'Associazione Onlus "Spirito di Stella". "Anche in questa occasione - ha ricordato dal canto suo Finozzi, che assieme a Salvagnin aveva presentato la spedizione prima della partenza - Simone ha dimostrato come l'unica vera disabilità è quella mentale, cioè la convinzione di non farcela o che non ci siano i supporti per farcela. Noi come Veneto siamo impegnati a contrastare questa condizione e siamo capofila in Europa per il turismo senza barriere. Ribadiremo questa nostra volontà a marzo al salone vicentino ‘Gitando All', dove speriamo di poter avere Simone in collegamento con noi".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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