L'astensione è l'anticamera delle sorprese. E a Vicenza vince il partito di Ellero
Domenica 26 Maggio 2013 alle 23:50 | 0 commenti
Mercoledì scorso ipotizzavamo di un calo di consensi che si percepiva «intorno alle liste cosiddette "minori" e non apparentate con i candidati più blasonati che potrebbero non arrivare a raccogliere il 15% complessivamente. Se a questo si aggiunge l'aria non particolarmente frizzante che respira il M5S di Liliana Zaltron dopo il comizio show senza grandi entusiasmi di Beppe Grillo, la gara, che si profila a due proprio tra Variati e Manuela Dal Lago, per dividersi gran parte del restante 85% dei votanti potrebbe dare subito il 50% più un voto proprio al leader di Variati c'è». Questo mercoledì 22 scorso. Ma stasera si registra un crollo di circa il 20% dei votanti.
È, quindi, difficile pensare che, partendo dal 46,58% degli aventi diritto al voto recatisi oggi fino alle 22 ad esercitare quel diritto, ci si possa avvicinare al più dell'81% dei votanti che volevano dire la loro sulla gara, essenzialmente, tra Lia Sartori e Achille Variati.
Ma un crollo così pesante dei votanti, che trova riscontro in tutta l'Italia chiamata oggi al voto per rinnovare chi amministrerà oltre sette milioni di maggiorenni, cosa può comportare nell'esito del voto?
Lo abbiamo chiesto a un osservatore tanti indipendente quanto irriverente, l'ex senatore nomchè notissimo avvocato penalista Renato Ellero.
Il veneziano "immigrato" da tempo, e con qualche mai nascosto senso di superiorità , a Vicenza, della sua vita politica è stato, dicono, influente tessitore ed è tuttora, a nostro parere, attento osservatore  o anche e ancora, per alcuni dei soliti noti, un temuto ispiratore«.
Gli sottoponiamo, insieme alla domanda sull'esito del voto alla luce del flop alle urne, anche un altro dato, cioè che il calo di votanti berici supera di 5 punti quello medio nazionale, e ne riportiamo brevemente le considerazioni: «L'aumento esponenziale dei non votanti, il "mio" partito, era facile da prevedere, ma che a Vicenza si superasse la percentuale di chi non si riconosce più in questo sistema deve preoccupare chi finora l'ha governata ... male. Ora il basso numero di votanti potrebbe ridurre il gap non solo fra i due favoriti, il più mediaticamente abile Variati e la più politicamente capace Dal Lago, entrambi però non in grado di pensare al meglio al bene generale di Vicenza. Ma i pochi votanti, a cui si aggiungeranno schede nulle, per caso e per ... insulti ai candidati, potrebbe anche avvicinare le loro percentuali a quella di Liliana Zaltron, non "inquinata" da errori passati ma totalmente inesperta di cosa pubblica e che potrebbe sperare di rientrare in ballo se sarà minore del previsto l'emorragia di chi ha votato Grillo alle politiche rimanendo, però, deluso dalla sua incapacità dintrasformare la protesta in progetto politico ...».
Domani dopo la chiusura delle urne sapremo chi ha vinto nella sconfitta, già decretata dall'assenteismo, della fiducia popolare.
Ma è preoccupante il monito chiaro di Ellero: «chiunque sia chi prevarrà numericamente per avviarsi al ballottaggio o direttamente a palazzo Trissino, a Vicenza mancherà ancora una volta una guida capace di riportarla al passo con i tempi. Per il prevalere di interessi particolari o per inadeguatezza di esperienza politica».
Un dato, al di là delle opinioni, è già certo: quasi un vicentino su due la pensa come il professore ...
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