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L'Associazione Cacciatori Veneti scatena la rivolta dei cacciatori

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 12 Ottobre 2012 alle 00:57 | 4 commenti

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Acv L'Associazione Cacciatori Veneti - Il limite della pazienza, della sopportabilità, delIa decenza è stato ampiamente superato. I cacciatori del Veneto non si sono mai trovati a subire una situazione simile. Denunciati penalmente per aver costruito i propri appostamenti ad uso venatorio, nonostante li abbiano costruiti utilizzando le stesse metodologie utilizzate negli ultimi due secoli. Privati del diritto di cacciare nel rispetto delle normative vigenti, dopo aver pagato ingenti tasse di concessione, condizione obbligatoria per poter ottenere il rinnovo della licenza di caccia.

Privati del diritto di beneficiare del regime di deroga, che oltre a rappresentare forme di caccia fortemente radicate nella storia, nella cultura e nelle tradizioni del Veneto, è esplicitamente previsto e consentito dalle Direttive comunitarie e dalle normative nazionali e regionali vigenti.
Ignorati da un assessore regionale alla caccia che dimostra di non avere alcuna intenzione di imparare a gestire una delega ed una materia che sembrano essergli ogni giorno più ostili.
L'Associazione Cacciatori Veneti, interpretando e raccogliendo il crescente malumore che serpeggia tra i cacciatori del Veneto, ha deciso di invitare alla mobilitazione generale i cacciatori e tutti gli altri portatori della Cultura rurale.
Convocato d'urgenza il Consiglio regionale dell'Associazione per definire i particolari di quella che si prefigura come una imponente mobilitazione generale, l'Associazione ha deciso di muoversi, per il momento, su tre direttrici:
1) RIVOLTA FISCALE: l'Associazione ha già fornito pieno mandato ai propri legali per verificare ogni possibilità di attivare una " class action" collettiva che prevede anche una vera e propria azione di rivalsa nei confronti della Regione del Veneto per richiedere la restituzione delle tasse di concessione regionale ingiustamente intascate dalla Regione con la promessa di consentire l'esercizio venatorio in base ad un calendario venatorio regionale che invece è stato successivamente falcidiato da parte del TAR del Veneto che ha giudicato le delibere regionali carenti ed inadeguate a garantire una corretta gestione del patrimonio faunistico nella nostra Regione;
2) RIVOLTA POPOLARE: chiamando alla mobilitazione generale tutti i cacciatori del Veneto fino alla messa in atto di azioni eclatanti di protesta le cui dimensioni non sono per ora circoscrivibili;
3) RIVOLTA POLITICA: constatato che l'attuale classe politica regionale ha distrutto in meno di tre anni tutto quanto di positivo era stato costruito negli ultimi quindici anni; partendo dalla imprescindibile richiesta di dimissioni dell'attuale assessore regionale alla caccia, dimostratosi palesemente inadeguato a ricoprire il ruolo maldestramente affidatogli, i cacciatori del Veneto, chiamando a raccolta tutti gli altri portatori della Cultura rurale, decidono di attuare una incisiva azione di protesta nei confronti di tutte le forze politiche presenti in Regione, invitandole al rispetto degli impegni assunti con gli elettori, in mancanza del quale potranno essere previste eclatanti azioni volte a togliere il consenso elettorale a chi si dimostrasse non meritevole della fiducia ricevuta. L'esasperazione a cui sono stati portati i cacciatori del Veneto ha raggiunto livelli talmente elevati da non potersi escludere alcuna iniziativa se ritenuta necessaria a richiamare le forze politiche al rispetto delle categorie economiche e sociali cosi duramente ed ingiustamente penalizzate dalla superficialità e dalla manifesta incompetenza di alcuni amministratori regionali. Constatato il progressivo venir meno della credibilità dell'attuale classe politica e del modo inaccettabile con il quale la stessa privilegia le ragioni della demagogia e dell'integralismo animal-ambientalista; visto sacrificare sull'altare della convenienza e della scarsa competenza le ragioni della scienza ed i diritti di decine di migliaia di cittadini di serie "A" dalla fedina penale perfettamente pulita:

i cacciatori del Veneto e molti altri portatori della Cultura rurale, sono pronti a dare vita ad un movimento politico autonomo per unire le forze di tutti i portatori della Cultura rurale. Un Movimento pronto ad eleggere a tutti i livelli istituzionali propri rappresentanti ai quali affidare il compito di difendere in modo adeguato i diritti e le tradizioni di tutti i cacciatori e di tutti i portatori della Cultura rurale.

Maria Cristina Caretta
Presidente Associazione Cacciatori Veneti - CONFAVI

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Commenti

Alessandro
Inviato Venerdi 12 Ottobre 2012 alle 11:32

Ma che si vergognino! le stesse metodologie degli ultimi 2 secoli!! e allora? il mondo si evolve, per fortuna e spero che prima o poi possa esistere un mondo senza cacciatori!
SERGIO BERLATO
Inviato Venerdi 12 Ottobre 2012 alle 11:54

E' più probabile che si arrivi ad un mondo senza animalisti !!!
Beppino Mattiello
Inviato Venerdi 12 Ottobre 2012 alle 13:35

L'on. Berlato vorrebbe forse travestire da leprotti gli animalisti ed adoperare le doppiette come voleva fare il buon Gentilini con gli immigrati?
SERGIO BERLATO
Inviato Venerdi 12 Ottobre 2012 alle 14:48

Questa remota ipotesi non mi è mai passata neppure per l'anticamera del cervello, anche perchè credo che certi soggetti siano davvero assolutamente non commestibili.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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