Ciambetti inaugura lavori dell'Alda: Veneto e Vicenza, punti di riferimento
Venerdi 18 Gennaio 2013 alle 21:30 | 0 commenti
Con queste parole l’assessore regionale alle relazioni transnazionali, Roberto Ciambetti, ha inaugurato venerdì’ mattina nella sede del Consiglio comunale di Vicenza  i lavori dell’Alda, l’associazione non governativa che ha lo scopo di promuovere le migliori forme di governo nelle realtà locali, con il coinvolgimento della cittadinanza nei processi democratici: Alda nella palladiana sala Bernarda a Vicenza ha riunito il suo direttivo.  L’importanza della presenza di Ciambetti, che ha portato il saluto d elgovernatore Luca Zaia, è stata più volte sottolineata da  Oriano OtoÄan, presidente di Alda oltre che Direttore del Dipartimento della cooperazione internazionale e integrazione europea della Regione Istriana, che ha avuto parole di stima nei confronti dell’assessore veneto. “Alda riveste un ruolo strategico nel processo di integrazione – ha sottolineato Ciambetti intrattenendosi con alcuni giornalisti a margine dei lavori  – soprattutto dei  paesi che aspirano ad entrare nell’Unione Europea e che hanno bisogno  di punti di riferimento e validi interlocutori:  come regione del Veneto noi guardiamo con estrema attenzione alle realtà balcaniche e dell’est e sud est Europa, cioè a realtà che storicamente hanno sempre dialogato con il  Veneto e per le quali il Veneto è la porta d’Europa.  Per me, poi, è stato un piacere incontrare il presidente  OtoÄan con il quale lavoriamo proficuamente  da anni e con il quale abbiamo posto serie basi di collaborazione in Istria e più in generale in Croaziaâ€.  L’assessore Ciambetti ha poi sottolineato l’importanza della scadenza del prossimo luglio “quando proprio la Croazia entrerà a far parte dell’Unione Europea –a detto Ciambetti - passaggio delicato ma importante per noi veneti.  In vista di quel giorno, ma ancor più guardando al futuro penso che accogliere in Veneto, a Vicenza, città   che è tra i veri motori dell’economia produttiva  e manifatturiera in Italia, i rappresentanti direttivi di un organismo che raccoglie adesioni da così tanti e diversi Paesi, dal Regno Unito ai Balcani, dalla Polonia alle ex repubbliche sovietiche – ha concluso Ciambetti -   dimostra la proiezione internazionale della nostra realtà nonché il ruolo che possiamo e dobbiamo giocare negli equilibrio che vanno definendo quell’Europa che uscirà dalla grande crisi economica di questi anni. Dobbiamo credere di più in noi stessi: abbiamo tutte le carte in regola per essere dei veri punti di riferimento per Paesi emergenti, in vai di sviluppo, con i quali possiamo e dobbiamo dialogareâ€
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