Nereo Galvanin solidale col Comitato Genitori Laghetto: "ma il Comune faccia la sua parte"
Venerdi 28 Ottobre 2011 alle 17:34 | 0 commenti
Nereo Galvanin, Provincia di Vicenza - L'Assessore all'edilizia scolastica Nereo Galvanin esprime piena solidarietà al Comitato Genitori di Laghetto e ai tanti studenti delle scuole elementari e medie che necessitano di nuovi e più adeguati spazi. Ma ricorda al Sindaco Variati e al Vicesindaco Moretti che il grido di aiuto dei residenti di Laghetto è rivolto al Comune, perché il Comune ha competenza in ambito di edilizia scolastica media ed elementare. Lo fa con una lettera (clicca qui), che invia per conoscenza anche alla portavoce del Comitato Nicoletta Fortuna.
"Ho letto stamattina sui giornali -scrive Galvanin - l'ennesima richiesta del vicesindaco Moretti di "restituzione" dell'edificio scolastico di Laghetto che ospita la succursale dell'Istituto Superiore Montagna. Quasi lo occupassimo abusivamente. Quasi non fosse stata una legge nazionale a trasferire alle Province la competenza sugli istituti superiori e gli edifici che li ospitano. Quasi non fosse stata la Giunta Variati ad approvare, giusto un anno fa, una delibera con cui, in ottemperanza alla legge, il Comune di Vicenza trasferisce alla Provincia di Vicenza dieci complessi immobiliari di proprietà comunale sedi di istituti scolastici superiori."
"Certo -incalza l'assessore- concordo con il vicesindaco Moretti che una soluzione possa essere individuata se ciascun ente è disponibile a fare la propria parte. Come non essere d'accordo! Ma collaborazione non significa "scaricare" competenze o responsabilità ."
Negli ultimi anni la Provincia di Vicenza ha speso in edilizia scolastica qualche centinaio di milioni di euro, mettendo in sicurezza tanti fabbricati e costruendone di nuovi. Un impegno forte perché tutta la popolazione scolastica superiore vicentina trovasse risposta alle proprie esigenze. Obiettivo che ancora la vede impegnata, con l'intenzione di risolvere anche la situazione dell'Istituto Montagna.
"Siamo disposti al dialogo come lo siamo sempre stati -conclude Galvanin- ma solo se ognuno fa concretamente la sua parte. Liberiamo un edificio se ne abbiamo uno alternativo da occupare. Se il Comune ha disponibilità in Città , non esiti a segnalarcele. Ma non pretenda che possiamo risolvere un problema a cui lui è chiamato a dare risposta. Già l'edilizia scolastica superiore assorbe le nostre risorse: non ci chieda di provvedere anche a quella elementare e media inferiore!"
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