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Commissioni Napolitano: Ruzzante per il Pd e Finco per la Lega "i saggi veneti" per un giorno

Di Filippo Zenna Sabato 30 Marzo 2013 alle 18:37 | 0 commenti

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Il consigliere del carroccio Finco: "Deluso: gli italiani non vogliono più Monti". Il democratico Ruzzante: "Napolitano ha il polso della situazione"

A livello nazionale la proposta di Giorgio Napolitano ha riscosso consensi quasi trasversali. In Veneto, invece, ha acuito le differenze tra centro-destra e centro-sinistra. La Lega delusa, il Partito democratico pronto a mettersi in discussione.

Nicola Ignazio Finco, uomo di spicco del Carroccio e fedelissimo del governatore Zaia, non le manda a dire e non fa neppure ricorso alla diplomazia per affrontare la questione posta dal presidente della Repubblica: "Mi sento profondamente deluso - esordisce il consigliere regionale di Bassano del Grappa - Deluso dalla presa di posizione di Napolitano, che ancora fa riferimento a Monti, uno che alle ultime elezioni ha raccolto appena il 10% dei consensi. Vuol dire che gli italiani non lo vogliono più ed invece il Colle lo ripropone come riferimento per le forze politiche. In più - aggiunge Finco - Napolitano più volte ha fatto riferimento all'Europa, ma mi sembra che ormai l'Europa sia sempre più una dittatura. I casi Grecia e Cipro lo confermano". Dovesse far parte della ristretta cerchia di saggi, Nicola Finco guarderebbe subito al Veneto con due o tre punti immediati da risolvere: "La riforma elettorale la prorità e poi questione del lavoro come base di partenza". "Nel nostro territorio, fortemente produttivo, la mancanza di un governo s'avverte", continua Finco per attaccare Bersani ed il Partito Democratico: "In una fase così delicata le casacche non contano, bisogna guardare alle imprese ed alle famiglie disperate. La posizione di Bersani proprio non la comprendo: per una questione d'orgoglio personale ha deciso di non aprire al governo di larghe intese". Scelta fondamentale, strategica invece secondo Piero Ruzzante, consigliere regionale del Pd: "Bersani ha dimostrato d'avere la schiena dritta e di volere sul serio un governo di cambiamento. Io mi sento onorato di potergli dire grazie. S'è assunto grandi responsabilità, è arrivata l'ora che lo faccia anche Grillo traducendo i punti programmatici in atti concreti. Non ci vengano a raccontare che col Pd non si possono fare le cose che il Movimento 5 Stelle ha in programma. Perfino su un punto delicato come il finanziamento ai partiti c'è stata apertura di Bersani". Che ha dato l'ok pure al piano B proposto da Napolitano per evitare un nuovo ricorso alle urne ed una nuovo possibile stallo governativo. "In fondo - è Ruzzante a ricordarlo - fu Berlusconi a volere le elezioni anticipate dopo il governo Monti. Quella è stata già esperienza di governo di larghe intese e non siamo stati noi a chiuderla". Sulle dichiarazioni di Napolitano questo il commento di Piero Ruzzante: "Credo che il presidente della Repubblica lo si ascolta e non lo si giudica. Lui ha un quadro complessivo e da quello ne ha tratto conclusioni. La sua è figura di garante per la Costituzione". Fosse uno dei "saggi" chiamati a rilanciare il Paese e soprattutto l'economia del Veneto, Ruzzante partirebbe dal patto di stabilità: "Insisterei tantissimo perché abbiamo la possibilità d'avere miliardi nelle casse del comune e non possiamo utilizzarli. Sarebbe la prima emergenza che andrei ad affrontare e permetterebbe di rilanciare con forza lo sviluppo della nostra Regione. Parzialmente il governo Monti, proprio con l'appoggio del Pd, ha sbloccato 40 miliardi per il pagamento dei debiti alla pubblica amministrazione; 3,5 miliardi spettano al Veneto ed è già una boccata d'ossigeno. La seconda priorità sarebbe il trasporto pubblico qui in Veneto: è una vergogna. Ho proposto a Zaia un consiglio regionale itinerante, partendo da tanti paesi per cercare di raggiungere la Regione alle 7 del mattino. Le merci viaggiano meglio delle persone. Ci vuole uno scossone".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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