Langella: la lotta degli studenti, la stessa dei lavoratori. Uniti per riprenderci il nostro futuro
Mercoledi 22 Dicembre 2010 alle 19:34 | 0 commenti
Giorgio Langella, FdS - A Roma una grande manifestazione di studenti contro un governo indecente che, sordo a qualsiasi dialogo, vuole solo imporre il proprio potere. Nelle strade, lontano dai palazzi blindati nei quali si discute una legge che dovrebbe essere cancellata, una moltitudine di ragazze e ragazzi ricevono gli applausi, la solidarietà , il consenso dei cittadini.
Quando passano vicino ai luoghi di lavoro dove si lotta, gli studenti si fermano e portano la loro solidarietà ai lavoratori. Dimostrano che la loro lotta è la stessa dei lavoratori.
Stanno ricostruendo quella coscienza di classe che da troppi anni è stata dimenticata. Vogliono affermare di essere uniti a quel mondo del lavoro che la nuova legge "Gelmini" rende sempre più lontano da loro.
A questi giovani un governo arrogante vuole togliere il futuro creando le condizioni per un lavoro che, quando e se si troverà , sarà sempre più precario e insicuro.
Il governo Berlusconi-Bossi, capace solo di difendere gli interessi privati di un signore anziano e ricchissimo, sta distruggendo un'intera generazione.
A noi tutti gli studenti stanno gridando che solo l'istruzione pubblica e la cultura diffusa può renderci realmente liberi. Hanno ragione.
La manifestazione di oggi dimostra come sia lontano dalla realtà un modo di fare politica che predilige il privilegio ai diritti. Un governo incapace e un'opposizione troppo timida non possono garantire alcun futuro a nessuno.
Ma possono rendere l'Italia più povera economicamente e culturalmente. Un paese in declino che non ha futuro.
Oggi gli studenti ci stanno dicendo che non tutto è perduto e che dobbiamo uscire dal torpore nel quale siamo caduti. Uniti possiamo ancora prenderci il nostro futuro.
Rendiamocene conto, è ora di lottare.
Giorgio Langella
PdCI- FdS di Vicenza
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