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Lampedusa, tragedia senza fine. Prc: corridoio umanitario e diritto d'asilo europeo

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 4 Ottobre 2013 alle 16:59 | 0 commenti

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Irene Rui, responsabile politiche migratorie di Rifondazione Comunista Vicenza - Sono più di 90 i morti recuperati a largo di Lampedusa. Il numero delle vittime continua a crescere di minuto in minuto. L’indifferenza delle istituzioni a livello nazionale è assordante bisogna fare subito qualcosa, non è tollerabile stare a guardare mentre così tante persone muoiono.

Serve una risposta politica immediata a questo dramma. Chiediamo, e per questo abbiamo aderito all'appello di Meltingpot, l'apertura di un canale umanitario, per il diritto d'asilo europeo, ed evitare che i migranti finiscano nelle mani di trafficanti senza scrupoli, in modo che le persone possano scegliere in quale Paese andare. Basta stragi come quella di ieri a Lampedusa. Stop con la Bossi-Fini, stop con le politiche discriminatorie che sono alla base di queste tragedie, stop al Pacchetto Sicurezza, i lager libici devono essere chiusi così come quelli italiani (i CPT).

Va tutto il nostro cordoglio per le vittime di quest’ennesimo episodio: è uno sterminio che non ha nulla a che vedere con un Paese “civile”.

Vergognosa, poi, di fronte a tante vittime innocenti, la difesa della Bossi-Fini da parte del suo fautore. La Lega anche davanti ai morti, continua a sostenere con Bossi, la sua legge sull’immigrazione, che ha contribuito non poco a trasformare il Mediterraneo in un cimitero. Per gestire in modo sensato l’immigrazione economica prodotta da guerre e dal potentato finanziario economico, serve flessibilità e capacità di governo. Tutto il contrario della legge Bossi-Fini e delle campagne razziste della Lega. La difesa da parte del ministro Alfano della vigente normativa in materia di immigrazione è un chiaro segno di malafede. È del tutto evidente che la Bossi – Fini e il reato di clandestinità, inserito nel pacchetto sicurezza, sono alla base di una strage come quella di Lampedusa. L’aver trasformato il tema dell’immigrazione in pura questione di ordine pubblico, al di fuori di qualsiasi gestione politica e umanitaria, è la grande responsabilità delle destre italiane che hanno costruito una parte delle proprie fortune elettorali sulle spalle dei migranti. Per questo parteciperemmo oggi ai sit-in organizzati nelle piazze di Vicenza.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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