Opinioni | Quotidiano |

L'alluvione della Moretti (da Giletti)

Di Edoardo Andrein Giovedi 28 Novembre 2013 alle 00:35 | 0 commenti

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Giocava in casa l’Alessandra nazionale nella caciara de “l’Arena”, il programma dai grandi ascolti della domenica pomeriggio di Raiuno condotto dall’amico estivo Massimo Giletti, il quale nella puntata dedicata alla disastrosa alluvione che ha colpito la Sardegna una settimana fa può non invitare la front woman vicentina del Partito Democratico Alessandra Moretti, oltretutto sua compagna di vacanze, ritagliandole anche un piccolo spazio sull’alluvione di tre anni fa a Vicenza?

Certo che no; e allora, dopo i sermoni di Giletti e le opinioni degli ospiti Maurizio Gasparri e Bruno Vespa, ecco che in conclusione di trasmissione, prima dell’intervistona al ribelle Angelino Alfano, per ora sulla cresta dell’onda prima di finire inghiottito anche lui dal caimano in stile Gianfranco Fini, ecco che arriva il momento di Vicenza, a costo di tagliare anche lo spazio ad altri ospiti invitati con relative scuse d’ordinanza di Giletti.

E via, si parte con la marchetta alla storica pasticceria del centro di Vicenza chiamata da Giletti “Bolzoni” facendo storcere il naso a Cinzia della pasticceria Bolzani, il cui intervento in studio si scaglia contro i tre anni di tempo necessari a mettere la prima pietra del bacino di Caldogno e i due previsti per il completamento dell’opera.

Poi inizia il Moretti show con l’ormai classico mantra “i volontari che si sono dati da fare”  che si potrebbe anche evitare per non fare la figura dei soliti altezzosi polentoni davanti agli occhi dei tanti volontari delle passate catastrofi in giro per l’Italia anch’essi con le maniche rimboccate, ma senza sbandierarlo ogni volta ai quattro venti.

Ma sono altre le perle morettiane del tipo “per troppo tempo non si è fatto nulla” oppure “il papà della signora Bolzani ha subito l’alluvione nel ’67 a Vicenza e l’ha risubita nel 2010” che fanno più riflettere.

Perché se anche la maggior parte dei bambini ha imparato che la precedente alluvione del Bacchiglione è stata nel 1966, come ricordano anche i diversi edifici della città sui quali ci sono ancora i segni e le date incise sui muri, almeno l’Alessandra nazionale dovrebbe ricordarsi che dal ’66 al 2010 tra i vari sindaci che si sono succeduti ci sono anche otto anni di amministrazione di Achille Variati, tra i quali tre con lei vicesindaco; e gli interventi antialluvione realizzati in città sono tutti avvenuti dopo la sciagura del 2010.

Perlomeno, appena terminato l’intervento della Moretti, ci ha pensato il geologo Mario Tozzi, un’altro degli invitati ne l’Arena gilettiana, a piazzare una stilettata ricordando che:

“Abbiamo costruito troppo e dove non si poteva; e questo l’ha permesso la classe politica”.

Ma quando l’Alessandra nazionale diventerà sindaco di Vicenza, tutto sarà diverso; e l’alluvione della Moretti sarà solo un ricordo lontano. Molto lontano.

 

(qui il link per chi volesse rivedere la puntata intera)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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