Lain: solidarietà ad Ambrosini per querela di Rosso e a Milioni per "Strade Morte"
Giovedi 28 Maggio 2015 alle 13:05 | 0 commenti
Giordano Lain, candidato Consigliere Regionale di Vicenza per il Movimento Cinque Stelle
Sono molto preoccupato per quanto accaduto agli autori del libro "Strade morte" e all'attivista del Covepa, Elvio Gatto. E' stato di fatto loro impedito di presentare il libro in una sala del Comune di Altivole. L'amministrazione ha fatto una figuraccia e ha creato un precedente tanto pericoloso quanto inaccettabile. Allo stesso tempo appare assai ambiguo il comportamento della Prefettura di Treviso che prima sembra avallare la condotta del Comune, salvo poi fare marcia in dietro, scaricando su quest'ultimo ogni responsabilità .
Pertanto a Marco Milioni, agli altri autori, e all'attivista Elvio Gatto, va la mia solidarietà , umana prima di tutto, perché episodi del genere non si ripetano.
A Vicenza invece la presentazione del libro "Strade morte" si terrà il prossimo giovedì 28 maggio alle 20,45, presso la sala bassa di villa Tacchi - sede della Circoscrizione 3, in viale della Pace 89. Introdurrà la serata Daniele Ferrarin, membro della Commissione Territorio al Comune di Vicenza per il gruppo del Movimento 5 Stelle. La discussione sarà aperta da Francesca Leder, urbanista e docente all'Università di Ferrara. Il dibattito, come il libro del resto, ha come filo conduttore il rapporto tra territorio e grandi opere, anche alla luce dei recenti scandali che hanno colpito le grandi infrastrutture del Veneto.
Ed è stata martedì 26 maggio 2015 la prima udienza al Tribunale di Vicenza di un altro procedimento nei confronti di un giornalista. L’imprenditore Renzo Rosso, ha chiesto nientemeno che un milione di euro di risarcimento danni al giornalista Alessandro Ambrosini per due articoli pubblicati nel 2014 sul sito di informazione "Notte Criminale". In un articolo dello scorso giugno Ambrosini ha riferito che Rosso conosce da tempo un ex affiliato alla loggia massonica P2; in un altro, pubblicato a settembre, ha dato conto di una presunta tentata estorsione all’imprenditore. Viene da domandarsi: perché chiedere un risarcimento di un milione di euro, cifra iperbolica rispetto a quelle che vengono chieste per casi davvero eclatanti di danni d’immagine? Per aver riportato una storia basata sugli atti della procura in cui si notificavano le perquisizioni al presunto estorsore? Non si tratta forse di diritto di cronaca?
In conclusione tornano attualissime le parole di Marco Milioni nella sua lettera aperta dello scorso giugno 2014 a "Ossigeno", l'Osservatorio sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate in Italia. Dice Milioni: “La mia storia di cronista di provincia è da anni costellata di querele da parte di soggetti del cosiddetto establishment. Aver scritto inchieste, approfondimenti su temi scottanti e un numero rilevante di veri e propri colpi, mi ha reso la stima dei lettori, ma l’antipatia di molte persone oggetto del mio lavoro. Fare il giornalista in provincia però, in un panorama di grande solitudine e di diffidenza conclamata, mette il cronista della piccola testata che voglia approfondire temi delicati nella possibilità di rischiare l’osso del collo per raccontare questa o quella storia scomoda. Storie che i grandi media locali spesso non vogliono o non possono narrare."Â
Di qui la mia personale solidarietà ad Alessandro e Marco.
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