Lager animali,Federfauna:presunti animalisti 3
Mercoledi 25 Agosto 2010 alle 14:43 | 0 commenti
Federfauna - Non solo lettiera sotto i cavalli degli animalisti. (terza puntata).
...E' partito tutto da "La collina degli animali", una piccola onlus animalista dell'Astigiano quasi sconosciuta, la cui responsabile Maria Pia Riggi sarebbe stata denunciata assieme al marito per maltrattamento animale.
Scavando in internet si legge che "la stessa Mariapia Riggi ha dichiarato di aver comprato un cavallo tramite la Lav", forse la piu' famosa e potente onlus animalista italiana. Si legge la storia di una persona che sarebbe ricorsa proprio alla Lav per denunciare maltrattamenti ad un cavallo affidato alla Riggi, ma che la Lav, "anziche' aiutarla, avrebbe mandato un controllo per poi affermare che quello che stava dicendo non era assolutamente vero". Si legge, dopo il sequestro di meta' agosto a Bubbio, che a segnalare il caso e a "mobilitare" a tempo di record la task force della Martini sia stata l'associazione toscana IHP, che annovera tra i propri responsabili Adolfo Sansolini, gia' direttore e presidente nazionale della Lav. Un pezzo grosso, ben introdotto nel mondo della politica in Europa. Si legge, in una e-mail pubblicata sul web, che la Lav sarebbe stata, almeno in passato, "sostenuta da Animal Liberation economicamente in alcune circostanze documentabili..." e la risposta con altra e-mail, a firma di Sansolini, in cui questi si difende genericamente ma non da quella accusa. Si legge che in diversi Paesi del mondo Animal Liberation Front sia considerata un'organizzazione eco-terrorista. C'e' in Italia un'associazione animalista (anche quella onlus) che si chiama Animal Liberation, che non risulta essere indagata per terrorismo, e sui testi reperiti in internet non c'e' scritto da quale Animal Liberation, la Lav sarebbe accusata di aver ricevuto soldi. Tuttavia l'associazione Animal Liberation italiana, che e' poi quella del famoso sequestro dei Pointer Del Vento a fine 2008, ha dichiarato in TV di aver avuto solo 350 euro nel conto corrente all'epoca dei fatti. Anche se oggi la stessa e' accusata anche da altri animalisti, di aver incassato grazie a quei pointer, tanti soldi da potersi addirittura comprare un terreno, se e' vero che nel 2008 non disponeva di risorse, come potrebbe essere stata lei a finanziare la Lav prima del 2002? Mah! Forse le presunte connessioni tra associazioni animaliste italiane ed associazioni terroristiche internazionali rimarranno per sempre solo un sospetto di qualcuno. Quanto invece alle connessioni tra La collina degli animali di Maria Pia Riggi e le altre associazioni animaliste italiane, e' la stessa Riggi che la sera del 19 agosto scriveva sulla bacheca Facebook di IHP: "...Per la cronaca e' un anno circa che i sottoscritti dopo problemi vari cercano aiuto per sistemare altrove gli animali... Siamo noi che ci siamo autodenunciati per trovare collocazione a quegli animali... Lei stesso era al corrente del fatto che erano in gravi condizioni... LAV ENPANA OIPA STRISCIA LA NOTIZIA tutti sapevate dell'emergenza. Ho documentazioni che comprovano quello che dico...". La mattina del 20, i post gia' non c'erano piu', ma sul sito dell'associazione Centopercentoanimalisti si leggono ancora altri post della Riggi tra i quali: "AMICI CANI ci conosce personalmente... dato che ci hanno portato un cane hanno visto la nostra struttura e come vivono gli animali, idem altri rappresentanti di associazioni rispettabilissime" e ancora: "Se persone come Emilio Nessi giornalista animalista fin la settimana prima di morire e' stato a casa nostra per fare un servizio su una nostra asinella e frequentava regolarmente casa nostra, se la troup di Verissimo e' venuta a casa nostra a fare un bellissimo servizio se altre autorita' e parlo di giornalisti etc hanno scritto di noi cose belle ma sopratutto vere.... capisce che le infamie di gentaglie senza parte ne arte ci lascia indifferenti". Che Maria Pia Riggi sia "una pentita"! Forse un giorno il suo caso potrebbe addirittura far luce su "i soldi degli animalisti". Certo e' che gia' nel 2008 scrivesse: "Abbiamo quindi bisogno di ripristinare oltre 200 metri lineari di recinzione alta 2 metri; costruire quattro capannine per IL ricovero degli animali, delimitare tre grosse aree per dividere lo stallone dagli stalloni asini dal resto del branco ripristinare gli abbeveratoi e la luce. Tutto questo, che letto sembrano noccioline e cose da poco in realta' verrebbe a costare iva e montaggio escluso circa 10.000 Euro. Cifra irrisoria rispetto AI 400 mila Euro che sono stati spesi per realizzare la nostra struttura, peccato che noi non li abbiamo, Elisabetta non li ha. Nessuno di noi li ha". Ma perche' in questo Stato si sequestrano animali e si affidano a gente che non ha i soldi per mantenerli? O quantomeno dichiara sempre di non averli, pur avendo strutture da 400mila euro... (continua)
Per le tutte news: http://www.federfauna.org/News/
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