Lager animali,Federfauna:presunti animalisti 2
Martedi 24 Agosto 2010 alle 10:43 | 0 commenti
Federfauna - Non solo lettiera sotto i cavalli degli animalisti. (seconda puntata)
...sarebbe dunque una onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) "La collina degli animali": l'associazione animalista di Bubbio (AT) alla quale sarebbero stati sequestrati gli animali a metà agosto (foto d'archivio), perchè detenuti in pessime condizioni, e i cui responsabili sarebbero stati denunciati per maltrattamento animale.
L'indagine di FederFauna su un caso che non ha avuto grande rilevanza mediatica, ha portato al reperimento in internet di diverso materiale sull'associazione e sulla sua responsabile Maria Pia Riggi: storie di nebulose operazioni di raccolta fondi, notizie di rapporti "commerciali" con associazioni più grandi come la Lav, accuse di associazioni più piccole come Centopercentoanimalisti, cambi di posizione di altre associazioni come AmiciCani che difendevano a spada tratta gli imputati, ma solo fino al giorno in cui si è reso noto fossero tali. Vi è notizia, sempre in internet, che a segnalare il caso sia stata l'associazione toscana IHP Italian Horse Protection association, che si definisce "un centro di recupero per equidi sottoposti a maltrattamenti e sequestrati in base alla legge 189 del 2004". Scriveva IHP, già il 7 agosto: "Abbiamo inviato sul posto una nostra volontaria, che ha constatato che la situazione è gravissima (...) Subito dopo abbiamo sollecitato l'intervento della task force per il benessere animale del Ministero della Salute: ieri è stato inviato un veterinario e oggi si è mossa anche l'Asl locale, che ha disposto il sequestro della struttura." Però che tempismo la task force della Martini! Un'associazione animalista, sembra relativamente giovane, chiama e lei corre. Chissà se sono tutti amici di vecchia data!.. Beh! Ma almeno ora i cavalli staranno bene. Speriamo!: l'associazione toscana si è già premurata di scrivere: "IHP non ha le necessarie risorse e l'invio del carico di fieno va già oltre le nostre possibilità finanziarie. Pertanto abbiamo lanciato una raccolta fondi...". Accettano bonifici su conto corrente postale, su banca, hanno addirittura PayPal per "donare" con la carta di credito. Tant'è che il 18 agosto Mariapia Riggi scriveva sulla bacheca di IHP su Facebook: "complimenti per il Vs lavoro...soprattutto per come usate gli animali per farVi pubblicità " Ma chi c'è dietro a questa IHP? Sempre da Facebook si apprende esserci nello staff una ragazza che si occupa di grafica e comunicazione, un'altra che si occupa delle adozioni a distanza e delle donazioni, un produttore di vino che fa il presidente e, udite udite, un Responsabile Organizzativo, Sonny Richichi, che ha svolto per lungo tempo attività di volontariato per la Lav, ricoprendo vari incarichi a partire dal 1999, e come Responsabile Relazioni Internazionali, niente poco di meno che Adolfo Sansolini, già direttore e presidente nazionale della Lav Lega Antivivisezione onlus. Uno che nel 1993 collaborò all'apertura dell'ufficio italiano dell'International Fund for Animal Welfare (IFAW) assieme all'ex Commissario Europeo Carlo Ripa di Meana, uno che come giornalista ha condotto una trasmissione sulla Radio Vaticana dal 1996 al 2003, uno che nel 2002 avrebbe risposto per e-mail a tale Romussi: "...mi rendo conto che occupandomi di lobby parlamentare presso le istituzioni europee solo dal 1989, per le prossime iniziative di cui mi sto occupando sarà doveroso contattarLa..." (il testo è su internet). Su internet si trova anche un'altra e-mail a Sansolini, quella di tale Serena Sartini che sempre nel 2002 scriveva: "...ho espresso nel tempo dubbi e perplessità non su tutto l'operato della Lav (sostenuta da A.L. economicamente in alcune circostanze documentabili salvo poi dovercene pentire.. sa, è un difettuccio di Animal Liberation quello di contribuire anche in denaro alla riuscita di iniziative altrui, pur se con marchio esclusivo, vedi incidente di percorso con Animalisti Italiani, ma come si dice "dal pero nascono le pere")...". In diversi Paesi del mondo il nome "Animal Liberation" è considerato un marchio terroristico. In Italia c'è un'associazione animalista che porta quel nome. Sembra che anche quella sia una onlus... (continua)
Per le tutte news: http://www.federfauna.org/News/
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