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Lacrime di coccodrillo sul sangue di innocenti soldati:loro muoiono, le escort si arricchiscono

Di Paolo Mele senior Giovedi 20 Gennaio 2011 alle 09:48 | 0 commenti

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Indirizzato alla rubrica Ground Zero di Outisder
Tre settimane fa Matteo di Thiene, ora è toccata a Luca di Oristano, un altro giovane alpino morto in una guerra che alcuni si ostinano a chiamare "missione di pace", negando ogni più elementare evidenza. Una guerra di cui non si riesce a vedere la fine, anche. perchè la fine non risponde alle sue ragioni, sicuramente diverse da quelle che ci vogliono far credere.

Poichè le stesse attengono agli interessi delle multinazionali che governano il mondo e non alla presunta pretesa di libertà del popolo afghano. E con la morte di Luca arrivano a 36 (?) i caduti italiani in Afghanistan, giovani senza più nome e sembianze, il cui ricordo è scolpito nel freddo marmo di una lapide. Funerali di Stato e medaglie al valore in cui si autocelebra il Potere, cercando di accaparrarsi consensi elettorali attraverso la spettacolarizzazione del dolore di madri o giovani vedove. Non solidarietà istituzionale ma sciacallaggio mediatico in un Paese che avrebbe la presunzione di esportare la democrazia che non è più in grado di rappresentare neanche a casa propria. Ora Berlusconi si chiede, di fronte a tanto dolore, se ha ancora senso restare in Afghanistan, ribaltando goffamente un problema che personalmente lo riguarda sul fronte del crescente contrasto politico. Anche lui è in guerra, ma per restare, per non perdere il suo potere istituzionale, cerca di guadagnare simpatie paventando l'improbabile ritorno dei nostri soldati da una guerra che, se ricordate, egli per primo ha caparbiamente sostenuto. Lacrime di coccodrillo sul sangue di innocenti soldati, pagati con salari dignitosi per rischiare la vita , salari che però sono poco meno di una mancia in rapporto alle "beneficenze " elargite alle giovani ancelle che allietavano la vita del Premier. Ed ora?

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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