Quotidiano |

La vita è un quiz, lo dice Fogagnoli per i "concorsi scuola" made in Profumo

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 5 Settembre 2012 alle 12:55 | 0 commenti

ArticleImage

Roberto Fogagnoli, Responsabile provinciale scuola Prc FdS - Martedì 4 settembre in un locale della scuola materna S. Pio XII di Vicenza si è tenuta un'assemblea, abbastanza partecipata, di insegnanti precari, inseriti in diverse classi di concorso, che prestano da anni la loro encomiabile opera, sottopagati e super sfruttati, in ogni ordine di scuole (materne, elementari etc.). Colpiva molto il viso non più giovane di questi colleghi, persone che da 10, 15 anni lavorano nella scuola, ogni settembre chiamati a coprire le cattedre che restano vuote per mancanza di insegnanti ed ogni giugno licenziati e, dal prossimo anno, senza nemmeno più la monetizzazione delle ferie non godute.

In assemblea il tema principale era il nuovo concorso a cattedre che il ministero ha promosso: un concorso che a parole dovrebbe dare spazio ai giovani (cacciando via per sempre dalle graduatorie i precari storici) ma che guarda caso, questi giovani per cui il governo "lavora" non potranno accedervi poiché uno dei titoli di accesso è l'abilitazione all'insegnamento. Ma se sia diplomi e lauree abilitanti che le SSIS (scuole di specializzazione dell'insegnamento secondario) non esistono più da molto tempo, dica il ministro Profumo quali sono questi giovani che potranno partecipare al concorso. Forse lo scopo del concorso è un altro, vero Ministro Profumo? Vero Dott. Bruschi?
In assemblea c'erano insegnanti che si chiedevano cosa dovessero ancora dimostrare dopo anni e anni di lavoro con i ragazzi, anni e anni di aggiornamenti pagati con le proprie tasche, cosa questi arraffazzonati ministri volessero ancora da loro.
Altro punto di discussione il TFA questo sconosciuto. A cosa servirà? Se il concorso ha la finalità di coprire un numero di cattedre (nemmeno 12.000) che a conti fatti sono quelle che si libereranno con i prossimi pensionamenti e quindi non farà calare di una unità il fabbisogno di insegnanti da macello, noi pensiamo che il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) servirà a rimpinguare l'inferno delle graduatorie dei precari poco prima sgombrati dai precari anziani, ( "storici" li chiamiamo nel mondo della scuola) che forse non saranno riusciti a rispondere ai quiz trabocchetto o palesemente errati preparati dal ministero dell'istruzione ma che hanno dalla loro, ci ripetiamo, anni di esperienza con gli studenti, conoscenze e competenze che i quiz alla Mike Buongiorno non valorizzano, capacità e doti che nessuna prova svelerà mai.
Giusto come nota politica l'assemblea si è tenuta in concomitanza con una manifestazione che si svolgeva a Roma davanti al MIUR e mentre una delegazione di manifestanti era a colloquio con persone del ministero. Nella stessa mattinata di martedì, davanti agli atenei si sono svolte manifestazioni di studenti contro i quiz di ammissione ai corsi di laurea. Di tutto ciò le televisioni del nostro democratico paese non hanno detto una parola.
Intanto, al 5 settembre, tra i precari ancora nulla si sa di chi andrà dove; e i dirigenti scolastici ancora nulla sanno di quanti posti vacanti (e sono tanti solo nella nostra provincia) saranno coperti dall'USP e quando finirà il giro dei supplenti annuali. E la scuola inizia a giorni.
Buon lavoro colleghi. E buon anno ragazzi; sappiate che se le cose vanno male nella scuola non è colpa dei vostri insegnanti ma di quei politici e di quei ministri che hanno svenduto il bene comune scuola pubblica sulla vostra pelle.
C'è un bell'articolo sul manifesto del 2 settembre a firma di Tiziana Drago. Lo si legga per favore.
Eccolo
La vita è tutta un quiz?
Tiziana Drago*
Vendere fumo pare essere l'azione che meglio riesce a questo governo. Magari con stile (certo, deve piacere il genere ma ammettiamo che dopo i predecessori persino questa condotta somiglia a un approdo), ma pur sempre fumo.
Il ministro dell'istruzione, università e ricerca, Francesco Profumo, si sta dedicando al suo compito con encomiabile impegno (o spaventoso accanimento, a seconda dei punti di vista). Non pago di aver agitato come una clava il feticcio della meritocrazia all'interno delle università attraverso il suo braccio armato (l'Anvur) e di essere il mandante della micidiale operazione valutativa in corso negli atenei, si sta applicando al mondo dell'istruzione di base, il settore della formazione più delicato e bisognoso di ogni cautela.
Dopo la trovata notevolmente pacchiana dello «studente dell'anno» e la magra figura fatta col «tirocinio formativo attivo» - zeppo di domande errate, scuse ufficiali del ministro ai partecipanti al concorso, caos sulle graduatorie successive. Ora tira fuori dal cilindro il concorso a cattedre. A parte gli articoli di sfrontata propaganda della stampa mainstream, persino il pallido Pd ha dovuto mostrare una soddisfazione imbarazzata: in un contesto di sofferenza drammatica in cui 200mila precari garantiscono da anni il funzionamento della scuola italiana, per i più giovani questo concorso rischia di essere solo una trovata pubblicitaria.
Quello che fa davvero rabbrividire è la procedura di selezione della nuova classe docente annunciata ieri con un'intervista a Repubblica. Si parla di una modalità telematica: si starebbe lavorando a una prova selettiva da svolgere sul computer, utilizzando i supporti presenti nelle scuole (ammesso che, in strutture ridotte allo stremo, tali supporti esistano e risultino funzionanti...). Ottima idea! Cosa c'è di male - si dirà - a voler snellire la burocrazia delle scartoffie? Non dubitiamo, infatti, che l'idea piacerà a buona parte della sinistra, incapace da tempo di abitare un orizzonte culturale diverso da quello cui dovrebbe contrapporsi.
Il fatto è che una simile procedura la dice lunga sull'impostazione della prova di preselezione. Si scopre con raccapriccio che tale prova dovrebbe consistere in un «test con domande di carattere logico-deduttivo, alcuni in lingua, inglese, francese, tedesco e spagnolo, e le altre per misurare le competenze informatiche» (citiamo dall'intervista del ministro).
La scrematura della massa degli aspiranti docenti, lungi dall'accertare in modo rigoroso conoscenze disciplinari e maturità critica complessiva, viene affidata a una prova modesta e degradante, come mortificante è stata quella del tfa: quiz da televisione e/o da scuola guida. Ancora una volta, la disinibita opzione fra una prova scientificamente fondata e la cultura da videogiochi si risolve a favore di questi ultimi, mostrando a chiare lettere, da parte del ministro e dei suoi collaboratori, una considerazione virtuale e bassa della cultura.
Quello che Profumo ignora è proprio l'esistenza di un orizzonte complesso della conoscenza, lontano anni luce dall'attitudine furbesca necessaria per districarsi nei test a risposta multipla. Da questo tipo di prova resta inevitabilmente esclusa e sanzionata ogni possibilità di problematizzazione teorica: che si tratti di quiz o di videogame, l'esperienza che si suggerisce è quella della suzione televisiva, della realtà epidermica, del gioco reversibile. La complessità delle conoscenze filosofiche, storico-letterarie o scientifiche rinvia, invece, a un orizzonte alto, che mette chi ne faccia esperienza in condizione di collocarsi alla sua stessa altezza (per accoglierli o per respingerli), di riconoscersi in un'idea - o in una possibilità - di umanità alta, generosa e libera.
*Università di Bari, dipartimento di Scienze dell'Antichità

Leggi tutti gli articoli su: concorsi, Prc, Roberto Fogagnoli, Fds, Prc FdS, Gae

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network