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La Vaca mora torna sui binari per sostenere il progetto "Prima le mamme e i bambini" di Medici per l'Africa Cuamm

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 9 Maggio 2016 alle 18:07 | 0 commenti

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Provincia di Vicenza
La vaca mora torna sui binari. Il treno a vapore che per tanti anni si è arrampicato dalla pianura vicentina fin sull’Altopiano di Asiago tornerà a sbuffare sabato 14 maggio in un ideale viaggio della solidarietà sulla linea Vicenza-Schio. Un'iniziativa voluta dal Gruppo Ferrovieri con l'Africa a sostegno del progetto “Prima le mamme e i bambini” con cui i Medici per l'Africa Cuamm cercano di garantire l’accesso al parto sicuro e alle cure gratuite per le neo mamme e per i bambini di Angola, Etiopia, Tanzania e Uganda. Una sinergia preziosa quella tra il gruppo di ferrovieri vicentini e il Cuamm, nata nel 2014 e strettasi sempre più.

Fino ad arrivare alla Provincia di Vicenza, al suo Presidente Achille Variati e al consigliere delegato ai trasporti Mario Benvenuti, con cui è nata l'idea di rimettere in moto il treno a vapore della Vicenza-Schio per un viaggio simbolico su binari della solidarietà. Hanno sposato il progetto le amministrazioni comunali lungo il tragitto (Vicenza, Monticello Conte Otto, Dueville, Villaverla, Montecchio Precalcino, Thiene, Marano Vicentino e Schio), le Ulss4 e 5, Trenitalia, ma anche sensibili sostenitori come l'Istituto Santa Dorotea di Thiene, Trevisan Macchine Utensili e Latterie Vicentine.
Il treno partirà da Vicenza alle 9.20 per raggiungere Schio alle 10.20 e Thiene alle 10.58. Dopo una pausa più lunga a Thiene, dove ci sarà spazio anche per la premiazione delle ricerche dei bambini coinvolti nel progetto, tornerà a Vicenza alle 13.06. Sono previste brevi fermate nelle stazioni di Anconetta, Cavazzale, Dueville, Villaverla e Marano Vicentino per ammirare le 6 carrozze d'epoca del treno a vapore guidate da due motrici.
Sul treno viaggeranno gli studenti delle classi quinte delle scuole primarie dei comuni coinvolti nel progetto, che già hanno realizzato progetti di ricerca sulle origini storiche, sociali ed economiche della linea ferroviaria Vicenza-Schio e del treno a vapore. Con loro anche compagni di viaggio delle associazioni Filo di Seta, il Gruppo Sportivo non Vedenti, Caritas.
“Nei paesi in cui lavoriamo in Africa la distanza da percorrere per raggiungere un centro di salute è un ostacolo enorme -spiega Giovanni Putoto di Medici con l’Africa Cuamm- L'abbattimento delle distanze che separano le donne da un punto nascite in grado di farle partorire in sicurezza è un importante obiettivo di lavoro, per cui il gruppo di Ferrovieri con l’Africa ha scelto di fare la propria parte.”
Ancora oggi in Africa molte mamme e molti bambini muoiono perché non hanno la possibilità di avere servizi sanitari adeguati. In particolare, l’accesso al parto assistito è la prestazione che più di ogni altra segna drammaticamente la differenza tra i diversi paesi e le diverse classi sociali. “I problemi sono molti, a volte banali -spiega Gino Mina del gruppo Ferrovieri per l'Africa- i costi, la difficoltà dei trasporti, la scarsità e la bassa qualità dei servizi locali. Con soli tre euro è possibile garantire a queste donne un voucher per il trasporto gratuito in ospedale.” Sono già 3.000 i trasporti in ospedale garantiti dai 9.000 euro raccolti negli ultimi mesi dai Ferrovieri con l’Africa. Ma la raccolta non è finita e i vicentini potranno ancora esserne protagonisti.
Solidarietà è quindi la parola d'ordine di questo viaggio, con un treno del passato che però vuole trasmettere un messaggio forte per la mobilità del futuro. L'hanno sottolineato a gran voce proprio Variati e Benvenuti, supportati dai sindaci interessati alla linea. “Vogliamo promuovere un nuovo modo di intendere la mobilità -ha sottolineato Benvenuti- favorendo i mezzi pubblici, sicuri ed ecologici. La linea Vicenza-Schio, in particolare, deve tornare a rappresentare un perno del trasporto pubblico di questa provincia.” Il Presidente Variati si spinge oltre e lancia un appello all'assessore regionale ai trasporti Elisa De Berti: “In attesa del potenziamento della linea cominciamo a ragionare in una logica di integrazione gomma-rotaia, pensando anche ad una bigliettazione integrata con il gestore del trasporto pubblico Svt.”


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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