La testimonianza di Valentina Zamberlan, presidente Circolo Giovane Italia di Sovizzo
Venerdi 21 Gennaio 2011 alle 21:06 | 0 commenti
Riceviamo da Valentina Zamberlan, presidente del Circolo Giovane Italia di Sovizzo, e pubblichiamo insieme all'intervista telefonica alla giovane "politica" (clicca qui).
Oggi, in data 21 gennaio 2011, verso le sei del mattino, qualcuno ha frantumato la vetrina della sede del PDL di Sovizzo con un cartello stradale mobile. Le persone che abitano nei dintorni della sede hanno sentito un rumore anomalo, ma, guardando fuori dalla finestra, nessuno ha notato niente di strano.
Una volta scesi in strada però, si sono accorti di quanto accaduto. La vetrina prescelta e colpita è quella centrale con le bandiere del Pdl e dell'Italia. La "sede" del partito è in realtà un locale privato messo a disposizione da un simpatizzante, dove sia il PDL che la Giovane Italia (oltre che una lista civica candidatasi alle ultime elezioni amministrative) tengono le loro riunioni. Siamo molto amareggiati da quanto è accaduto: non ci aspettavamo un accanimento simile da parte di un probabile compaesano. Purtroppo però, questo è esattamente ciò che ci si dovrebbe aspettare dal clima politico (e mediatico) che si respira in questi giorni, non di certo disteso e costruttivo (e che i leader nazionali e non dell'opposizione non rinunciano ad esasperare).
Almeno, questo episodio non ha fatto altro che confermare e rafforzare le nostre posizioni politiche, senza eccezione alcuna. Perché è proprio qui che si vede la differenza. Loro sfondano vetrine, noi pensiamo alla politica.
Chi con questo gesto voleva demoralizzarci, non ce l'ha fatta.
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