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La Tav (o Tac) non è utile nè alle nostre Pmi locali nè ai lavoratori nè alla gente comune

Di Citizen Writers Sabato 30 Aprile 2011 alle 12:49 | 0 commenti

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Riceviamo su [email protected]  da Irene Rui e Guido Zentile e pubblichiamo (le foto sono di Guido Zentile).
Anche oggi "Il Giornale di Vicenza" mette in risalto la questione TAV (già ieri su VicenzaPiu.com) . Siamo d'accordo con il Sindaco Variati dove afferma che Vicenza non è un piccolo villaggio, ma una città al centro di un importante polo industriale regionale e nazionale, e per questo non può rimanere isolata dalla fermata dei treni nazionali e internazionali, considerando altresì, e qui noi aggiungiamo, che il trasporto ferroviario è il mezzo di trasporto pubblico, alla portata di tutti, sul quale si dovrà maggiormente investire.

Dire questo, però, non significa che la TAV sia utile a Vicenza e all'Italia, se non per gli utili che ne ricaverebbero le società e le grandi imprese coinvolte in un colossale giro d'affari, che vede sperperare risorse pubbliche a scapito della rete storica esistente, la quale, in particolare per le ferrovie secondarie, andrebbe adeguatamente potenziata (e spazi e modalità ce ne sarebbero), e non lasciata progressivamente abbandonata all'assalto al treno da parte dell'utenza.
Treno veloce (Foto Guido Zentile)La TAV (o TAC) non è utile, nè alle nostre piccole imprese locali, che sono parte del nostro territorio, e non sono delocalizzate, nè ai lavoratori, nè alla gente comune, essendo i costi, una volta che fosse eventualmente realizzata ed ultimata, troppo alti e onerosi per chi usa il treno come mezzo di trasporto per le lunghe e medie percorrenze.
Se facciamo una valutazione ambientale-economica ci accorgiamo (e non è necessario essere dei grandi economisti per capirlo) che i costi sono maggiori dei benefici, in particolare per il forte danno ambientale che ne comporterebbe. La tutela e il rispetto dell'ambiente, e del territorio, che ci sono stati regalati sani e puliti, è strettamente collegata alla nostra vita e alla nostra salute. L'alluvione del novembre scorso ce la ricorderemo, ci sarà utile come testimonianza, per chi lo vorrà capire, che le grandi o piccole opere che cementificano ed impermabilizzano, feriscono in modo irreparabile l'ambiente e sono un pericolo per il territorio. Non ci sono invasi o argini rialzati che tengano.

Irene Rui
Guido Zentile


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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