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La storia insegna!

Di Citizen Writers Giovedi 15 Maggio 2014 alle 14:31 | 0 commenti

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Riceviamo da Italo Francesco Baldo, Presidente di Impegno per Vicenza, e pubblichiamo - La memoria, affermava un noto politico d’altri tempi, consente valutazioni importanti nei confronti di chi intende porsi al servizio del bene pubblico. Nel clima elettorale attuale mi sovviene come si comportò un’aspirante al Parlamento europeo e ne traggo ancor oggi debite conclusioni che mi serviranno soprattutto il 25 maggio quando mi recherò alle urne.

Di seguito riproduco un mio articolo apparso in occasione del comportamento dell’allora Vicesindaco di Vicenza. Una brutta storia, ma che insegna, come ci diceva già il padre di tutti gli avvocati italiani: Cicerone. 

 

Un’unica strada possibile: le dimissioni!

L’assessore Moretti Vicesindaco di Vicenza e Assessore all’Istruzione e alle politiche giovanili è rea confessa  di aver fatto distruggere, la firma del Sindaco Enrico Hüllweck apposta sulla lapide che ricorda  gli esuli italiani dall’Istria e dalle zone che il 10 febbraio 1947 furono consegnate all’Jugoslavia comunista di Tito Broz. L’episodio è gravissimo perché assume connotazione ideologica e avversione ad una carica dello Stato, appunto il Sindaco. Credo che l’atto possa anche essere perseguibile penalmente, oltre e soprattutto dal punto di vista morale e dell’etica politica. Non sono un esperto in materia giuridica e non so se il brutto episodio rientri in questo articolo di legge che mi sovviene, ossia l’art. 733 del Codice Penale, Danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, che recita:” Chiunque distrugge, deteriora o comunque danneggi un monumento o un’altra cosa proprio di  cui gli sia noto il rilevante pregio, è punito, se dal fatto deriva  un nocumento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda non inferiore a lire quattro milioni.” Il grande Cicerone, affermava nel De oratore che la storia è vita memoriae e questa va conservata, la damnatio memoriae operata da chi ha anche la responsabilità dell’istruzione e dei giovani è fatto grave, ed esige un vero atto di pentimento, ossia le dimissioni e credo che l’attuale Sindaco, così attento all’immagine della sua amministrazione non possa certo  acconsentire che un atto simile possa essere messo tra le “gaffe” dell’amministrazione stessa.

Leggi tutti gli articoli su: Alessandra Moretti, Italo Francesco Baldo

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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