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La storia incontra i giovani: il fascino del mestiere dello storico al Liceo Quadri

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 21 Febbraio 2013 alle 12:08 | 0 commenti

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Istituto di storia di Vicenza - Sono mura antiche, un tempo abituate al raccoglimento dei religiosi e più recentemente allo studio e ai convegni degli storici, quelle che hanno accolto il vociare degli studenti nel chiostro di San Rocco, sede dell'Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza, che per la prima volta dalla sua fondazione intende aprire le porte in maniera continuativa al mondo della scuola.  "La storia incontra i giovani. Il mestiere di storico", questo il titolo dell'iniziativa, sostenuta dall'Amministrazione Provinciale di Vicenza, che coinvolgerà, nel breve volgere di un paio di mesi, circa 200 studenti delle scuole superiori della città e della provincia. 

Il secondo appuntamento del primo ciclo, aperto lunedì scorso, avrà luogo lunedì 24 febbraio, ospite una classe del liceo "Quadri". "Una risposta alle mutate esigenze della società", come spiega il segretario generale, prof. Giorgio Cracco. "La nostra attività di ricerca e di studio -prosegue- è da sempre rivolta agli specialisti e ad un pubblico adulto, ma da quest'anno si estende anche ai più giovani. Più volte in passato abbiamo tentato di coinvolgere gli studenti nei nostri incontri e convegni, come ad esempio Leggere i Tempi e I Pomeriggi con la storia, ma la scarsa partecipazione ci ha fatto capire che serviva una metodologia in grado di catturare il loro interesse. D'intesa con gli insegnanti, che per primi si sono appassionati al nostro progetto, abbiamo ideato un vero e proprio "percorso" che vede all'opera una piccola équipe di collaboratori dell'Istituto. S'inizia con una visita guidata al chiostro, un vero e proprio gioiello poco conosciuto dai vicentini, per poi passare negli archivi dove sono raccolte testimonianze storiche di famiglie nobili, con documentazioni che partono dal Trecento e includono lettere, diari, manoscritti, mappe, pergamene, e altri materiali dei quali ci serviamo, in questa occasione, per far capire l'importanza del documento ai fini della scrittura della storia. I ragazzi hanno così l'occasione per vedere con i loro occhi e "toccare" con mano la storia, nella speranza che si possano appassionare alla Storia di Vicenza e più in generale a quest'affascinante materia".

Per informazioni e visite scolastiche è a disposizione la segreteria dell'Istituto: te. 0444 544350.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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