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La storia del calzolaio vicentino-brasiliano Leandro Zanetti Fonseca

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 28 Ottobre 2013 alle 21:09 | 0 commenti

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Regione Veneto - Alla riscoperta delle proprie radici dal Brasile è tornato in Italia, ha fatto un corso per calzolaio e oggi ha una bottega tutta sua e un bimbo di un mese per cui costruire il futuro. E’ il signor Leandro Zanetti Fonseca il cui negozio-bottega a Cornedo Vicentino è stato visitato oggi dall’assessore regionale alla formazione e al lavoro, Elena Donazzan, alla presenza del sindaco Martino Montagna e di Gianluca Cavion presidente del mandamento di Valdagno di Confartigianato.

“Questi sono soldi della formazione – ha detto l’assessore durante la visita - spesi molto, molto bene d’intesa con la Confartigianato del Veneto che ha ben indicato la scelta di investire su azioni innovative nell’artigianato di qualità”.

“Diciannove persone – ha sottolineato l’assessore - hanno ottenuto la qualifica di “maestro” nel settore della calzatura, di cui abbiamo in Veneto una grande tradizione e una poderosa potenzialità”. A Cornedo si è tenuta anche la prima manifestazione della neonata associazione “Calzolai 2.0” proprio sulla spinta del signor Zanetti Fonseca, trovando la piena disponibilità dell’amministrazione comunale.

“Portare in piazza tra la gente la tradizione della scarpa su misura, dimostrando la maestria dei nostri calzolai, è stata una grande azione promozionale”, ha commentato l’assessore. “Dobbiamo trovare il modo di far conoscere al mondo, vicino o lontano che sia, quanto sappiamo fare. Nella prossima programmazione europea, tra i settori strategici ci sarà proprio il Made in Italy, del quale il settore calzaturiero sarà protagonista”, ha concluso Donazzan.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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