Achille torna "piè" veloce, e pulisce via Cricoli. Ma il liquame è altrove
Giovedi 31 Luglio 2014 alle 00:34 | 1 commenti
La spettacolarizzazione mediatica dello sgombero del campo Nomadi di Via Cricoli è stata presa di mira martedì notte da questo "povero" mezzo, che dal 2006 porta avanti le sue battaglie, grandi e piccole che siano (a proposito, peccato che se a livello nazionale L'Unità ferma le pubblicazioni qui da noi cessa La Nuova Vicenza nata nel 2011 da una nostra costola per un modo diverso di rapportarsi con gli editori, ma peccato comunque, serviva a tenerci ancora più... svegli)
Le nostre foto di martedì, dopo lo sgombero urgente di venerdì scorso dei 90 residenti, mostravano come il campo di Via Cricoli si presentava «lercio e con un senso di abbandono sbattuto in faccia a quelli, tanti, che vi passavano di fronte...» e denunciavano, dopo che altrettanto aveva fatto anche il GdV, il ritardo nelle operazioni di riqualificazione reale una volta ottenuta qualche copertina utile a mostrare il nuovo Variati, sempre più "duro" con nomadi, prostitute, reietti e profughi vari.
Peggio rispetto all'accelerazione mediatica, che abbiamo supposto alla base dello sgombero fin troppo rapido rispetto al planning della sistemazione, sarebbe stato se la pianificazione comunale non avesse previsto l'immediato inizio dei lavori che lo sgombero realizzato con urgenza faceva presupporre.
Ma oggi "il più" veloce Achile, elettoralmente parlando (l'ex Pd, ma quando mai?, si sta trasformando rapidamente in populista e conservatore in chiave provinciale, regionale o condominiale che sia), è tornato, comunque, "piè" veloce imponendo ai suoi di rimediare alla brutta figura.
Iniziando i lavori?
No, quelli si fanno con calma, ma almeno ripulendo il campo di Via Cricoli, come mostrano le nostre nuove foto di mercoledì
Spesso la stampa non basta a ripulire l'Italia dai politici di mestiere o, peggio, corrotti ma a Vicenza almeno aiuta a ripulire un'area che prima era sporcata dai nomadi e che il Comune efficientista di Variati ha iniziato a "smacchiare" più di 5 giorni dopo lo sgombero strombazzato.
Ma rimane l'estintore abbandonato anche mercoledì a testimoniare il passo falso del dio della comunicazione che alberga nel nostro sindaco.
Candidato a ruoli chiave in provincia, regione e in Anci e perciò già distratto in città , dicono, chiedendo coraggiosamente l'anonimato, alcuni suoi consiglieri comunali del 2008-2013 trombati nel 2013 e altri arrivati alla rielezione, ma dimenticati subito al massimo in qualche sottocommissione o in qualche Cda da poco dopo aver fatto da sherpa di voti.
Mestiere in cui, però, esistono altri, superiori maestri, da sempre vicini al capo e al suo fido Umberto Nicolai e mai da lui allontanati, come imporrebbe l'onestà che ancora gli associamo ma che, forse, è minacciata da un qualche arma sconosciuta nascosta in quei collettori di voti liquamosi.
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