La sorbola
Giovedi 14 Febbraio 2013 alle 16:34 | 0 commenti
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Nonostante le tensioni sulla vicenda Cordellina si siano in parte sopite, il comune di Vicenza indirizza all'ente di via Durando una intimazione di pagamento da 100mila euro in per la presunta collaborazione non autorizzata del segretario Diego Fontana. E intanto si moltiplicano le voci fra le minoranze che starebbero per chiedere lumi sui conti dell'ente.
La vicenda è delicata per il primo cittadino Achille Variati, soprattutto a ridosso delle elezioni comunali previste in primavera. Nell'estate dello scorso anno il cosiddetto affaire Fontana aveva fatto rumore sui media. VicenzaPiù se ne era occupata a più riprese. A fine anno era intervenuto il neo presidente dell'Opera Pia Cordellina Mario Zocche che sulla vicenda aveva profuso ottimismo e soprattutto l'auspicio che il comune e l'Opc, lo storico ente di beneficenza da lui presieduto, lavorassero d'intesa con i soggetti istituzionali, a partire dall'assessorato ai servizi sociali del comune di Vicenza per cominciare a pensare una strategia complessiva del terzo settore.
Turbolenze sommerse. Ma se sopra il pelo dell'acqua la burrasca estiva sembra essersi placata, più in profondità le turbolenze tra palazzo Trissino e l'opera pia di via Durando rimangono. E come, almeno stando al contenuto della delibera dell'Opc 62.12 del 17 dicembre dell'anno scorso. A fine autunno infatti, era il 27 novembre 2011, gli uffici comunali hanno inviato un atto di «intimazione al pagamento dei corrispettivi» previsti dal decreto legge 165/2001 per un importo pari a 116.000 euro relativamente alla «attività di collaborazione di Diego Fontana». Detto in modo semplicistico il comune chiede i danni all'opera (nella misura delle retribuzioni percepite da Fontana nel periodo contestato, ndr) giacché le mansioni di Fontana quale segretario della stessa opera non sarebbero state autorizzate. Una sorbola che immediatamente fa il giro dei corridoi della politica locale anche perché Fontana in municipio al contempo riveste un ruolo di primo piano. Giacché è un importante funzionario del settore decentramento, in ottimi rapporti con il consigliere del Pdl Marco Zocca oltre che, contemporaneamente, col suo assessore di riferimento Massimo Pecori. Ma Fontana vanta un passato di amicizia politica comune nella Dc sia con Franzina, ora consigliere del misto Maurizio, sia, e soprattutto, con l'attuale sindaco Achille Variati del Pd.
La scelta del cda. Sul versante opposto c'è l'Opera pia che ritiene, così dicono le carte, di doversi tutelare mettendo in campo, sul piano amministrativo ovviamente, una «contestazione» rispetto ai rilievi del comune. Per tradurre il tutto sul piano operativo il cda della Cordellina si affida così allo «Studio Gruppo consulenti aziendali di Padova». Un patrocinio che secondo i preventivi dovrebbe gravare, almeno per ora, sulle casse dell'Opc (che è assimilabile ad un Ipab) per 1.500 euro. Nella delibera 62.12 del 2012 si legge della «necessità di curare con attenzione ed oculatezza l'interesse dell'ente al fine di tutelarne l'immagine in modo corretto anche dal punto di vista amministrativo, specialmente per i rapporti verso l'esterno».
Questione politica. Questa è la questione sul piano amministrativo. Ma ce n'è uno politico però che è assai più sdrucciolevole. Zocche infatti l'estate dell'anno scorso è arrivato in via Durando come plenipotenziario di Variati. Con lui è stato sostituito un intero consiglio di amministrazione a partire dal vecchio numero uno Franca Mattiello (ex Psi, ex Pdl ora nel Carroccio) che si è accasata al comune di Monticello Conte Otto dove ora opera nella veste di assessore alla identità veneta e alle attività produttive. Da una parte Zocche quindi dovrebbe essere, almeno politicamente, l'espressione di quella giunta comunale la cui amministrazione ha avviato un duro contenzioso con l'Opera Pia e con Fontana. Dall'altra negli atti formali della Ipab di via Durando Zocche assume invece la veste di difensore, quanto meno in termini concettuali, dello stesso Fontana, che peraltro in più di una occasione lo stesso Zocche aveva più vole elogiato. C'è quindi una frizione evidente, quanto meno sul piano politico, rispetto alla quale però sia Fontana sia Zocche, pur interpellati, non commentano mentre il presidente preferisce che in questo momento siano le carte a parlare. Chi conferma che il procedimento sia stato aperto e verso Opc e verso Fontana è Tommaso Ruggeri, assessore municipale al personale il quale precisa che «è la legge ad imporci una procedura del genere e l'ufficio legale si è comportato di conseguenza».
La prospettiva. Intanto il consiglio di amministrazione procede con i suoi piani di accorpamento di altre realtà cugine dell'Opc. Il giorno 11 gennaio infatti era in programma una seduta del cda che avrebbe dovuto vagliare una prima bozza in tal senso affidata all'avvocato Erika Gaigher uno dei membri "giovani" del cda giunta nel board assieme a Zocche. Il consiglio di amministrazione aveva al vaglio anche l'approvazione o la presa d'atto di una serie di importi di spesa. Al momento sul sito dell'ente non ci sono indicazioni più precise. Però, almeno in termini più generali una serie di perplessità erano circolate fra i corridoi di palazzo Trissino, in primis fra le fila leghiste che sarebbero sul punto di chiedere spiegazioni al sindaco circa la natura e l'entità di alcuni conti. Ma i contorni della vicenda sono ancora fumosi.
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