La sinistra continuerà a perdere consensi se ascolta le bugie dei metalmeccanici della Cgil
Lunedi 17 Gennaio 2011 alle 23:33 | 0 commenti
Alfio Zaurito, Uilm Vicenza - Da circa un decennio la sinistra italiana, nelle sue varie forme e connotazioni, ha catalogato una serie di sconfitte (foto d'archivio Uilm). Abbiamo assistito al moltiplicarsi dei partiti comunisti con nomi sempre meno originali ed alla nascita di sinistre fatte da vecchi democristiani, pochissimi hanno avuto il coraggio di tenere il nome e l'ideologia originaria, ma anche li con scarsi risultati.
Oggi si legge che la Fiom di Vicenza vuole incontrare i partiti (non credo Lega nord, PdL o FLI), per spiegare le ragioni che l'hanno indotta a proclamare uno sciopero che non riguarda la crisi vicentina, ma bensì il contratto aziendale della Fiat di Mirafiori.
Su Mirafiori i metalmeccanici della Cgil hanno immesso nell'opinione pubblica una serie di paure frutto di distorsioni della realtà , quali scioperi, malattie o pause, ed eccone alcuni punti cardine.
- Clausola di responsabilità per le organizzazioni
Viene definito l'impegno, da parte delle singole Organizzazioni sottoscriventi, di non proclamare lo sciopero contro l'accordo sottoscritto o in modo tale da vanificarlo nella pratica. In caso contrario, si attiva la verifica preventiva nella Commissione nazionale paritetica di conciliazione, che valuta eventuali provvedimenti a carico delle sole Organizzazioni Sindacali dichiaranti lo sciopero, in materia di contributi sindacali, permessi per direttivi e permessi aggiuntivi per rappresentanti sindacali.
Non è quindi in alcun modo in discussione il diritto di sciopero del singolo lavoratore, che è
tutelato dalla Costituzione.
I singoli lavoratori sono tenuti al rispetto delle disposizioni di lavoro e contrattuali, così come avviene normalmente in tutti i luoghi di lavoro.
- Pause e mensa
Durante il turno si usufruiranno tre pause di 10 minuti ciascuna, con una "compensazione monetaria"di 32,50 euro. La pausa per la mensa resta collocata all'interno del turno.
- Assenteismo
Se il tasso di assenteismo che risulta essere a Mirafiori oltre il 7%, quindi ben al di sopra della media Nazionale che è del 3,5%, non tornerà a livelli compatibili con la media nazionale una apposita commissione bilaterale monitorerà il suo andamento e attuerà eventuali azioni di sensibilizzazione per la risoluzione del problema. Qualora il tasso di assenteismo per malattia dovesse comunque restare al di sopra del 3,5%, verrà applicata la seguente regolamentazione: in caso di malattie brevi (di durata non superiore a 5 giorni), che precedono o seguono festività , ferie o riposo settimanale, ripetute oltre due volte nell'arco dell'anno, dal terzo episodio analogo non verrà riconosciuto il trattamento economico a carico dell'azienda per due giorni. In ogni caso, restano escluse le assenze seppur brevi causate da infortunio, da ricovero e da patologie gravi che comportano assenze ripetute (ad esempio dialisi o malattie cardiovascolari). Inoltre alla Commissione è demandato il compito di definire casi cui tale regolamentazione non si applica. Viene, infine, ribadito che, in caso di malattie lunghe, il trattamento economico previsto dal Ccnl dei Metalmeccanici, viene aumentato dal 50% all'80%.
Sarebbe ora che la fabbrica privata a partecipazione statale cominciasse a camminare con le proprie gambe.
Pertanto è giusto che la sinistra vicentina sappia che nelle assemblee, i metalmeccanici vicentini che hanno mezz'ora di pausa e che sono assenti per malattia al 4.09% e che non proclamano sciopero il sabato che hanno concordato con l'azienda uno straordinario, non si sono scandalizzati delle varie clausole contenute nell'accordo della Fiat di Mirafiori, ma sostengono che la ricchezza la danno anche loro con il lavoro senza aiuti di stato, ed hanno un Contratto Nazionale che la Fiom non ha firmato.
Vedi i migliaia di dipendenti del comparto orafo che hanno perso la loro azienda o sono stati licenziati mediante ristrutturazioni aziendali non hanno visto alcun cenno di protesta nè di incontro tra i partiti promosso dalla CGIL, oggi però incanalandosi in un percorso denso di falsità si cerca di indurre i partiti politici di Sinistra a solidarizzare per chi sicuramente ha un futuro più roseo di quello che avrebbero avuto se fossero stati nelle mani della sola Fiom Cgil.
Qualcuno non si è reso conto che, per fortuna, il pensiero dei dipendenti nelle aziende non è più legato ad una ideologia di partito, ma assistiamo al fatto che sia gli operai che gli impiegati hanno bisogno di risposte a quelle che sono le loro istanze e sono pronti ad avallare una tesi a prescindere chi la porta avanti, l'importante che risponda alle reali esigenze dei loro bisogni.
Per cui se la sinistra sarà orientata, non leggendo gli accordi, ad avallare le tesi della minoranza sarà destinata a rimanere minoranza, se mentre invece vorrà accaparrarsi consensi più di quanto non ha fatto fino ad ora, dovrà parlare a quell'elettorato riformista che rappresenta la maggioranza senza perseguire le ragioni delle bugie della Fiom e del sempre NO, quindi dovrà leggere l'accordo di Pomigliano e Mirafiori e capirlo, inducendo i metalmeccanici a fare fronte comune sulle problematiche del lavoro, non sostituendosi ai partiti politici o ad un Governo che da mesi pensa ai discorsi sulle prostitute.
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