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La serata americana a Vicenza con il college basket al top di Michigan

Di Edoardo Andrein Mercoledi 20 Agosto 2014 alle 00:27 | 5 commenti

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Dopo le tappe turistiche e di allenamenti a Roma e Verona sono arrivati sul suolo vicentino per visita alla base Usa e soprattutto esibizione al PalaVicenza lo staff e i giocatori dell'Università di Michigan, una delle realtà di college basket più importanti nel panorama cestistico universitario statunitense (leggi qui nostro racconto precedente e continua a leggere quest'articolo su VicenzaPiùSport clicca qui).


Commenti

Inviato Venerdi 22 Agosto 2014 alle 11:16

So che non è il luogo migliore per commentare ma ho provato a farlo mercoledì all'interno del pezzo su vicenzapiusport e spero di aver sbagliato io visto che non mi è ancora stato approvato.

E' una sciocchezza, per carità. Però visto che l'autore in questo articoli e altri simili non perde occasione per fare il puntiglioso e criticare (seppur velatamente) mi permetto di correggere una cosa.
Lo speaker -ovvero il sottoscritto- ha chiamato le majorettes in tal modo e non come cheerleaders perché è proprio ciò che sono. Fanno parte infatti del gruppo "Majorettes Malo", nome che le ha accompagnate per tutta l'esibizione. In realtà per scoprirlo bastava essere venuti a qualche altra partita visto che loro stesse l'hanno ribadito in più occasioni.
La prossima volta, gentile Andrein, visto che sono riconoscibile dal microfono, può avvicinarmi e consigliarmi direttamente. Se avrò sbagliato io la ringrazierò perché farò una figuraccia in meno, se avrà sbagliato lei riuscirà ad evitarla.
Inviato Venerdi 22 Agosto 2014 alle 13:56

Tutti i "luoghi" son buoni per fare correzioni e la sua, leggendola e non essendo presenti, ci sembra giusta. Nessuna approvazione occorre per i commenti per cui cercheremo di capire perché non c'è nel sistema previsto per VicenzaPiuSport, nuovo e diverso rispetto agli altri siti.
Ci scusiamo per il tono, apparentemente, canzonatorio del nsotro redattore ma non penso che lo fosse una annotazione in cui si precisava che lo speaker, giustamente, chiamava majorettes le brave figuranti di malo a cui auguriamo di andare anche in Usa per acquisire il doppio titolo di ...cheerleaders. Correggerò per evitare equivoci, non voluti.
Il direttore
Inviato Venerdi 22 Agosto 2014 alle 16:30

Premesso che mi è stato segnalato da diversi spettatori seduti nelle vicinanze e, anche per questo, ho deciso di riportarlo, puntualizzo che dovendo lavorare quella sera di tempo per avvicinarmi e consigliare lo speaker non ne ho avuto.
Poi entrando nello specifico per majorette secondo il dizionario di lingua italiana Sabatini Coletti si intende "In parate e manifestazioni di vario tipo, ognuna delle ragazze di bella presenza che, in divisa colorata, precedono la banda musicale facendo volteggiare bastoni infiocchettati".
Negli intervalli della partita non è avvenuto nulla di ciò, ma solo balletti al ritmo di musica, classiche cheerleaders insomma, e penso che nessuno tra il pubblico abbia compreso che fossero di Malo.
Ma ora essendo in altre faccende ben più importanti e serie impegnato, non mi dilungo più di tanto se non per ricordare che la compagna del signor speaker, il quale tra l'altro non si è firmato, lavora per il GdV e sarebbe stato semplice procurarsi la mia mail o recapito telefonico per contattarmi e chiedere spiegazioni o correzioni, senza creare polemiche inutili.
Edoardo Andrein
Inviato Sabato 23 Agosto 2014 alle 19:31

Grazie Direttore, come sempre molto gentile.

Quanto all'autore trovo molto irritante e puerile continuare a rispondere tono su tono ad un (assiduo) lettore. Ormai non posso certo sottrarmi e quindi:
-Da giornalista quale immagino sia sa che non può certo basarsi sul "sentito dire" ma è lei che deve verificare le voci.
-Non metto in dubbio che dovesse lavorare ma sono rimasto al palazzetto ben oltre la fine dell'incontro e l'appunto le avrebbe rubato meno di un giro di lancette.
-Ho chiamato le majorettes con quel nome per quello che sono, non per quello che fanno. Raffaella Masciadri non è stata definita "premiante" bensì "giocatrice del Famila Basket Schio".
-La stessa insegnante ha specificato come le sue ragazze facciano anche cheerleading ma in altre occasioni e contesti. L'esibizione di quella sera era frutto solo del lavoro compiuto come majorettes.
-Il pubblico del Palazzetto ha potuto sentire più e più volte il fatto che fossero di Malo poiché, proprio per farle risaltare, l'ho ripetuto ad ogni stacchetto (primo escluso).
-Le polemiche inutili le ha iniziate a creare lei con questo articolo. Ad ogni modo ho chiesto anche alla mia ragazza (che nulla centra in questo contesto) che è del settore se per caso la conoscesse. Alla sua risposta negativa l'ho cercata sui social senza successo. Solo allora ho provato a commentare in un angolino di sito specifico (e non qui) proprio sotto il suo pezzo, luogo che ritengo il più idoneo in assoluto per far presente una sciocchezza.
-Visto che ha scoperto che conosce la mia ragazza poteva benissimo essere lei ad avvicinarmi!
-Non mi sono firmato perché c'è il nickname (usato anche da lei) che mi identifica. Che non abbia nulla da nascondere è palese visto che ho dichiarato di essere io stesso lo speaker.
Devo continuare?
In realtà ho già sotterrato l'ascia di guerra. Spero vivamente che lei venga al palazzetto lunedì sera in modo da parlare serenamente di ciò che è importante veramente di quell'occasione ovvero lo sport!
Giovanni Barcaro
Inviato Sabato 23 Agosto 2014 alle 20:40

Caro Giovanni, grazie per le sue precisazioni, che come vede hanno spazio immediato e senza filtro sul nostro mezzo, che poi, lo dico io da direttore anche all'autore del buon pezzo, non ama coinvolgere in sia pur "pepate" polemiche persone non direttamente interessate come è la sua ragazza con cui mi scuso dell'involontario coinvolgimento. Avevo provato io a chiudere una polemica eccessiva, e lo dico io che "amo" le polemiche, augurando di andare anche in Usa da cheerleaders alle Majorettes di Malo, che quando ero presidente della squadra cittadina di volley ho avuto il piacere di ospitare con la nostra speaker che le chiamava col giusto titolo ma anche con l'accattivante "ragazze pon pon" che sa tanto di glocal.... Allora che siano majorettes, come sono, o che "facciano" le cheerleaders o le ragazze pon pon, VicenzaPiuSpor.com si augura che viva a Vicenza lo sport e la sua animazione in un contesto che non favorisce lo sport e sullo spettacolo di contorno è fin troppo local, senza g iniziale...
Il direttore
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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