La sega della famiglia Dalla Pozza ha rotto i "freni"..!
Sabato 3 Dicembre 2011 alle 16:49 | 0 commenti
Amici della Legalità  - Ci risiamo. L'avevamo previsto. L'assessore Dalla Pozza, nonostante la presenza di perizie molto discordanti, ha deciso di procedere domenica all'abbattimento di ben tre platani secolari di Pontara Santa Libera. L'amministrazione Variati prosegue quindi imperterrita nell'opera di desertificazione e cementificazione della città iniziata dalla precedente amministrazione. Forse in onore della provenienza libica dell'assessore se-legato Cicero, promotore storico delle soppressioni di alberi, e del suo socio Pi-gato della nota famiglia di produttori di cemento? T
ali alberi hanno resistito a due guerre mondiali, ai bombardamenti, visto passare pontefici, re, presidenti della repubblica e perfino il duce, ma purtroppo non sopravvivranno a questa amministrazione e alla famiglia Dalla Pozza Peruffo. Forse l'urgenza è determinata dal fatto che il Dalla Pozza teme di dover sbugiardare pubblicamente la cuginetta Anna Peruffo, responsabile del settore verde di AIM Valore Città (ex AMCPS)? Com'è possibile che la perizia commissionata dal Comune al perito agrario Luzzi condanni a morte senza appello i tre alberi, mentre quella affidata al dott. Agronomo Schiavon da alcune associazioni, compresa Italia Nostra capitanata dall'esimia prof. Giovanna Peruffo Dalla Pozza madre della Peruffo e zia del Dalla Pozza, sostenga che due dei platani non sono a rischio crollo ed è possibile salvaguardarli? Perché il comune ritiene attendibile quella del perito e non quella del laureato? Come mai la dirigente Peruffo, pagata profumatamente da noi contribuenti per curare il verde pubblico, sostiene che hanno resistito 90 anni e ora bisogna correre ai ripari? In altre parole i vecchi vanno eliminati e sostituiti con costosi alberelli giovani e il cuginetto assessore chiede lo sblocco di 350 mila euro per acquistare nuovi alberi. Perché tanta fretta ingiustificata di azionare le seghe? Dietro all'intervento si nasconde forse qualche motivo inconfessabile? Chi risarcirà la cittadinanza dell'immenso danno ambientale? Scommettiamo che, come accaduto per il sanissimo pioppo di Borgo Scroffa, si impedirà a cittadini ed esperti di verificare l'effettiva esistenza delle malattie tanto strombazzate? Gli alberi saranno abbattuti tenendo lontani occhi e obiettivi indiscreti e portati celermente a qualche azienda acquirente che recupererà la grande quantità di legno. Diffidiamo l'assessore, vista la presenza di perizie tanto discordanti, dal proseguire con l'abbattimento e lo invitiamo a far rieseguire la perizia da esperti di provata imparzialità , in caso contrario ci faremmo promotori, speriamo insieme con le associazioni su menzionate, di chiedere l'intervento delle autorità competenti per il risarcimento dei danni subiti. In conclusione chiediamo le dimissioni dell'assessore Dalla Pozza dimostratosi incapace di gestire il caso forse anche perché condizionato dalla stretta parentela con la dirigente di AIM.
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