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"La Rotonda" del Palladio priva di parcheggi è un disagio per i residenti, una figuraccia con i turisti per le multe. Corradi: la soluzione c'è

Di Citizen Writers Domenica 10 Settembre 2017 alle 21:45 | 0 commenti

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Egregio Direttore, ieri mattina (9 settembre) mi sono recato in ufficio della mia Associazione (AIAS, Associazione Italiana Assistenza Spastici)) in Via della Rotonda 58 per controllare la posta e preparare la saletta riunioni per l'incontro di domani con il Comitato regionale Veneto delle A.I.A.S. Come al solito durante l'orario di visite alla splendida villa del Palladio "La Rotonda" le auto, a volte anche camper, sono parcheggiate ovunque. Succede spesso anche il passaggio di autobus, il cui transito è vietato. Poiché non c'è sbocco, per tornare indietro devono fare innumerevoli manovre creando difficoltà ai residenti che rimangono bloccati. Sono state scritte pagine e pagine sull'argomento dei parcheggi alla Rotonda.

 

Una soluzione concreta ancora non c'è. Ieri appunto ho assistito ad un parapiglia tra turisti e residenti e questo non fa bene alla nostra economia turistica. Viene allertata la polizia urbana, per esasperazione dei residenti, che non può far altro che porre sul vetro delle auto la contravvenzione col risultato di perdere definitivamente il turista il quale a sua discolpa afferma "non ho mai visto un sito architettonico come questo privo di accessi agevolati con parcheggi, è veramente una delusione. Un monumento visitato da persone provenienti da ogni parte del mondo ecc. ecc...". Come dargli torto. Proviamo a fare il percorso dall'inizio della Via della Rotonda. La piccola aiuola spartitraffico è abbandonata con abbondante sterpaglia, cartelli abbandonati per precedenti lavori. Manca un marciapiede e la colonna dei turisti arrivati con il pullman sono in balia delle auto di chi vi abita costretti a gincane e strombazzate. Qualcuno si chiederà: ma nessuno ha pensato ad una soluzione? Probabilmente si, in Comune sono almeno dieci anni che se ne parla. Io personalmente ho dato delle soluzioni ma pare non interessano. Inoltre visto che la Villa è privata e gli introiti per la visita non vanno al Comune ma ai proprietari, gli stessi avrebbero dovuto fare un gesto collaborativo nei confronti dei turisti aprendo il cancello dell'ampio parcheggio prospiciente le barchesse della Villa. Oppure come proposi a suo tempo:

1. Portare il capolinea del Centro bus stadio nel terreno prospiciente la carrozzeria Stella con un parcheggio a pagamento auto e camper. Se serve per il bene comune si espropria e i terreni sappiamo di chi sono.
2. Lungo il muretto a destra guardando la Villa dalla strada della Riviera Berica, installare un tapis roulant che permetterebbe un accesso agevole per tutti anche alle persone con disabilità. Come accade in tutte le città d'arte dell'Umbria e della Toscana.
3. Rifare la pavimentazione di Via della Rotonda più consona al luogo.
4. Sistemazione del percorso pedonale e molto sconnesso che porta dalla Villa Rotonda alla Villa dei Nani in stato di completo di abbandono. Tra l'altro quando la pioggia è intensa vengono trascinati in strada sassi e ghiaino.

Oppure, soluzione B, fatti salvi i punti 3 e 4 sopra descritti:

a. Passati davanti alla Villa e scendendo, allargare la carreggiata con lo spostamento della mura di cinta del complesso residenziale per disabili quel tanto da permettere la creazione di parcheggi a 50 cent. l'ora. Rifacimento della stessa alta 1 mt. e ½ con una cancellata che permetta la vista del bellissimo parco e la visuale di Monte Berico guadagnando in bellezza e funzionalità.
La Fondazione proprietaria del complesso, a suo tempo era disposta a regalare il terreno in cambio del rifacimento della recinzione.
b. Mettere in sicurezza l'uscita dalla Via sulla R.B. con degli specchi all'altro lato della strada per una migliore visibilità oggi impossibile a destra della Riviera Berica.
c. Rifacimento dell'aiuola d'ingresso alla via e posizionamento di cartelli adeguati con visibilità maggiore del divieto di accesso a Autobus e Camper.
d. Rialzo del passaggio pedonale prospiciente l'ingresso della via anche per maggiore sicurezza dei numerosi frequentatori della ciclabile Riviera Berica.

Di tutto questo ne parlai e proposi in commissione territorio (Assessore Lazzari) a suo tempo quando ero in Consiglio Comunale, ne ho parlato con l'attuale Assessore, ma pare che le mie proposte non interessano a nessuno. Grazie se vorrà pubblicare queste mie considerazioni, con cordialità.


Vittorio Corradi


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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