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La replica "stupita" dei cacciatori del Cravn a Acv-Confavi e Enalcaccia

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 5 Febbraio 2014 alle 17:29 | 0 commenti

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CRAVN - Leggiamo con estremo stupore il comunicato a firma dei presidenti regionali dell'Associazione Cacciatori Veneti ed Enalcaccia in cui vorrebbero giudicare la credibilità delle Associazioni venatorie aderenti al CRAVN e sinceramente vorremmo riuscire a capire su quali basi si fondano i loro ragionamenti.

In particolare, trovandoci anche noi nella necessità di valutare la credibilità di alcune persone ci farebbe piacere avere delle linee guida da seguire. Perciò, visto che appaiono ferrati sull'argomento, gli chiediamo: si può ritenere credibile chi da molti anni seduto in poltrone remunerate in Europa si è preoccupato di fare una sola interrogazione per quanto riguarda le cacce in deroga in Italia?
E' credibile chi nel ruolo di consulente di un Ministro dopo aver promesso in tutte le campagna elettorali una modifica alla 157/92 non è stato in grado di farlo?
E' credibile chi promette cacce in deroga senza problemi mentre proprio il partito cui appartiene ad agosto ha votato a favore dell'articolo 26 della Comunitaria che così come approvato di fatto rende inapplicabili da parte delle Regioni?
E' credibile chi a fronte di un'apertura in questo senso dello stesso Stato che rappresenta in Europa non è riuscito ad ottenere un risultato positivo in merito alla caccia allo storno?
E' credibile chi ancora prima di aver superato con esito positivo gli esami per l'abilitazione venatoria si è fatto eleggere presidente di un'associazione venatoria?
Le domande potrebbero essere ancora molte, ma ci limitiamo a farne ancora soltanto una: è credibile un presidente di Associazione venatoria (che da fonte stampa) indagato per aver usato i soldi dell'associazione stessa per fare tesserati, pare anche a loro insaputa, del partito del parlamentare cui l'associazione fa riferimento?
Ci fermiamo qui per il momento, ma ci sentiamo in obbligo di fare alcune precisazioni per quanto riguarda le modifiche al piano faunistico venatorio regionale inviate in Regione ad ottobre.
Come fanno tutte le persone sensate, prima di costituire il CRAVN anche noi dirigenti delle Associazioni
venatorie che ne fanno parte abbiamo lavorato per individuare i punti che ci vedevano concordi per trovare una unità di fatto ancora prima che formale. Per questo motivo da fine settembre le nostre associazioni hanno proceduto con una verifica presso i soci per raccogliere le loro osservazioni e proposte sul Piano. Da questo lavoro sono emerse diverse criticità che hanno portato alla formulazione di 36 proposte di modifica che a fine ottobre le associazioni che poi avrebbero costituito formalmente il Coordinamento, di fatto già esistente, hanno provveduto a presentare in Regione.
Per quanto riguarda “l'alternativa alla scelta di caccia”, prima di fare certe affermazioni sarebbe bene
documentarsi su quello che accade in altre regioni, come ad esempio la Toscana.
Ma è anche vero che in quella regione certe associazioni venatorie non sono presenti e forse anche in base a questo i cacciatori del Veneto dovrebbero iniziare a pensare, se ancora non lo hanno fatto, che chi ha gestito nella nostra regione prima dell'assessore Stival forse non ha fatto proprio tutto quello che andava promettendo.
Per quanto ci riguarda state pure tranquilli che come fanno tutte le persone oneste non rinnegheremo mai le nostre conoscenze, né con Stival né con il nostro presidente Tosi e neanche con nessuno di quanti abbiamo incontrato nella nostra vita, indipendentemente dalla sua qualità o valore.

Concludiamo augurandoci che tutta questa confusione che si sta facendo ad arte non sia solo per cercare di portare più acqua possibile al mulino di qualche candidato parlamentare alle prossime europee per trarne il vantaggio di un incarico ben remunerato.
Ma questa speranza purtroppo non pare credibile nemmeno a noi che la formuliamo.
Oscar Stella, Vicepresidente Regionale FIDC
Giuliano Ezzelini Storti, Presidente Regionale Arci Caccia
Gianni Garbujo, Presidente Regionale ItalCaccia


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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