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La Polizia Provinciale recupera tre civette e le consegna al Centro Rapaci

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 28 Giugno 2013 alle 14:27 | 0 commenti

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Provincia di Vicenza - Tre piccole civette sono state recuperate dalla Polizia Provinciale nel tubo di una caldaia. E' successo ieri a Caldogno: i residenti di un'abitazione privata hanno notato la presenza dei tre rapaci e, preoccupati per la loro incolumità, hanno chiamato la Polizia Provinciale. Gli agenti hanno quindi recuperato con cura le tre civette che sono state prontamente consegnate alle abili mani di Alberto Fagan, responsabile del Centro Rapaci della Provincia di Vicenza a Fimon.

Qui verranno curate e da qui torneranno a volare libere non appena avranno la forza di farlo.
“ In questo periodo -spiega il comandante della Polizia Provinciale Claudio Meggiolaro- sono decine e decine le segnalazioni di cittadini che rinvengono nidiacei di varie specie di uccelli. Credendoli abbandonati, li raccolgono impropriamente e ci chiamano per consegnarceli, ma così facendo si rischia di allontanarli dai genitori e quindi di esporli a pericoli maggiori. Meglio sarebbe -consiglia il comandante- lasciare i piccoli nel proprio nido, perchè con molta probabilità la mamma è nei dintorni alla ricerca di cibo e tornerà presto ad accudirli.”
Non è il caso, naturalmente, delle civette di Caldogno che al Centro di Fimon staranno sicuramente meglio che nel tubo di una caldaia che, azionata, li avrebbe messi in pericolo di vita.
“E' sorprendente -conclude Meggiolaro- come gli animali si sappiano adattare alla mancanza di rifugi idonei in ambiente naturale. Una volta gli uccelli nidificavano nelle crepe delle vecchie alberature, nei manufatti ad uso agricolo, negli angoli più nascosti dei vecchi casolari. Oggi i grandi alberi e le case rurali scarseggiano, così gli animali colonizzano luoghi molto antropizzati che si prestano temporaneamente per la nidificazione.”

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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