La polizia locale arresta un nomade per truffa
Sabato 1 Giugno 2013 alle 19:10 | 0 commenti
Comune di Vicenza - Si fingeva imprenditore orafo e, una volta ottenutala fiducia dei venditori, acquistava auto di grossa cilindrata con assegni scoperti. Prima che i prorpietari potessero accorgersi della truffa, però, i veicoli venivano radiati e venduti all'estero. Grazie al lavoro d'indagine svolto dalla squadra di polizia giudiziaria della polizia locale di Vicenza, guidata dal commissario Loris Schiavo, il sistema truffaldino è stato sventato e il suo autore arrestato. Si tratta di Kevin Uscieri, 25 anni, anagraficamente residente nel campo nomadi di via Cricoli (nella foto l'auto recuperata)
L’uomo è stato bloccato mercoledì mattina mentre completava le operazioni per la radiazione di un’autovettura Land Rover Freelander per esportazione. Qualche ora prima aveva acquistato il SUV, del valore di circa 40 mila euro, da un privato, consegnandogli un assegno postale alterato, trasformato in assegno circolare per 38 mila euro collegato a un conto corrente privo di fondi.
L’attività di indagine, iniziata a fine febbraio in seguito ad un episodio simile, ha consentito di accertare come l'arrestato abbia utilizzato il medesimo artifizio in almeno altre tre occasioni che gli hanno consentito di acquistare tre autovetture di grossa cilindrata del valore di circa 40 mila euro l'una. Tutte le vetture dopo l'acquisto erano state immediatamente radiate per esportazione. Solo la prima, grazie ad indagini della polizia locale di Torri di Quartesolo, era stata rintracciata in Germania, dove era stata regolarmente acquistata da un cittadino tedesco.
Il sistema architettato dall’Uscieri, e messo in atto con l'aiuto di un'altra persona al momento non identificata, prevedeva la ricerca nei più noti siti internet specializzati nella compravendita di veicoli usati, di automobili di notevole valore messe in vendita da privati residenti in Veneto o in altre regioni del Nord Italia.
Una volta individuato il veicolo, secondo la ricostruzione della polizia locale, il nomade contattava il proprietario e fissava un appuntamento, solitamente nei parcheggi dei caselli autostradali della provincia, per visionare il mezzo e concordare eventualmente l’affare. All’incontro l’Uscieri si presentava con un'altra persona più anziana. I due si identificavano come imprenditori orafi. Una volta ottenuta la fiducia del venditore e concordato il prezzo, veniva organizzato un altro incontro per formalizzare la compravendita. L’ignaro venditore, certo della validità dell'operazione, si presentava al casello autostradale, indicato dall’Uscieri sempre nel tardo pomeriggio per evitare che le banche fossero ancora aperte, con il veicolo e tutti i suoi documenti. Il compratore consegnava l’assegno circolare per il prezzo pattuito e, ottenuto il suo assenso, accompagnava il malcapitato in un ufficio comunale nelle vicinanze del casello abilitato per redigere l’atto di acquisto. Ottenuto l’atto di proprietà , il mezzo veniva preso in consegna dall’Uscieri che provvedeva a radiarlo immediatamente per esportazione, mentre l'altra persona si offriva di accompagnare il truffato in stazione, per consentirgli di ritornare a casa. Solo al momento dell’incasso dell’assegno in banca il venditore si accorgeva della truffa subita senza poter fare più nulla per recuperare il mezzo.
Le truffe perpetrate da Kevin Uscieri oggetto di indagini sono quattro, per un valore complessivo di 158 mila euro. Riguardano due Range Rover Evoque, una BMW X6 e la Land Rover Freelander che, grazie alla collaborazione dell'arrestato, è stata recuperata prima dell'invio all'estero in zona Laghetto. Posta sotto sequestro, il veicolo sarà presto restituita al proprietario.
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