Opinioni | Quotidiano |

La politica e la legge elettorale

Di Citizen Writers Lunedi 10 Marzo 2014 alle 21:09 | 0 commenti

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Riceviamo da Giorgio Langella - Si sta discutendo, alla Camera, della legge elettorale. Una pessima legge che prevede sbarramenti per le “formazioni minori” che possono valere milioni di voti persi, un premio alla “formazione più votata” (anche se da un numero minoritario di elettori) con la stragrande maggioranza assoluta dei seggi, l'impossibilità per l'elettore di esprimere una preferenza dal momento che ci saranno liste “bloccate”.

Una legge, inoltre, che sarà valida solo per la Camera dei Deputati, perché al senato, per il momento, ci sarà quella proporzionale. Un'aberrazione istituzionale e costituzionale senza precedenti. La legge è stata voluta (concordata? imposta?) così da Berlusconi e Renzi. Oggi si litiga sulla “parità di genere”, le “quote rosa”. La legge è bloccata per questo, non perché è iniqua e poco democratica dal momento che esclude la possibilità di milioni di cittadini di essere rappresentati nelle istituzioni. No, perché stanno litigando sulla percentuale di uomini e donne da mettere in lista (rigorosamente bloccata). L'Italia ormai è governata così. Da personaggi mediocri che fanno i propri interessi. Figure da avanspettacolo che fanno battute, urlano, fanno promesse incredibili, parlano senza dire nulla.

Intanto il nostro paese va a rotoli senza che esista un progetto comprensibile (che sia condivisibile o meno è meno importante) che non sia un'accozzaglia di slogan e propaganda.

Ma perché non si va a votare subito, con la legge che esiste (proporzionale), senza imposizioni di un pregiudicato o accordi extraparlamentari tra chi crede di essere la maggioranza del paese? Perché? Si ha paura dell'ingovernabilità? Ma, guardiamo bene, il paese non è governato. Ci sono solo vuote e fumose promesse. E l'arroganza di chi ha occupato il potere.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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