La Pena dei cretini
Lunedi 22 Ottobre 2012 alle 22:58 | 6 commenti
Vi ricordate il capolavoro comico di Veber? L'originale Cena dei cretini, pellicola francese arrivata in Italia nel 2000, in cui un gruppo di amici fa a gara a invitare a cena il conoscente più goffo e se la spassa alle sue spalle? Uno scherzo di cattivo gusto che infatti finisce presto e si ripercuote sui goliardi. E' la conclusione che vuole l'intero movimento calcistico italiano dopo i cori infami a Morosini: prendere le distanze, isolare pubblicamente. Â
Così parlò l'ex tecnico di Verona e Fiorentina Cesare Prandelli: "L'indignazione non è solo chiacchiere, se un cretino fa un coro vicino a me mi alzo e me ne vado, lasciandolo solo". Il ct della Nazionale italiana ha dato la risposta più pragmatica, mentre riceveva il premio Etico all'Università Luiss. Come un buon padre di famiglia, per far crescere i bambini non dà loro troppa corda. Ma a giudicare dal panorama mediatico di oggi, non si può dire che quei venti ultras del Verona siano stati isolati, anzi trasformati nella notizia del giorno: perché dalla condanna unanime del gesto si è passati alla discussione del sistema di sorveglianza delle manifestazioni sportive. Sociologi del tifo, psicologi, politici, funzionari, allenatori, storici, e molte altre categorie ancora una volta hanno trovato spazio nelle cronache e nei salotti televisivi: per molti di loro il povero Piermario Morosini (sarebbe ora di lasciarlo riposare in pace) è diventata una nuova occasione per puntare il dito contro quello che non piace dell'intero sistema calcio. Condanna dell'eccessiva spesa per mantenere forze dell'ordine agli stadi, condanna della tessera del tifoso, condanna dalla sinistra alla destra e viceversa, condanna della politica nelle aule e lontano dalle piazze. Proprio a specchio insomma, di due curve, come quelle di Livorno e Verona, storicamente antagoniste. E allora, in fondo, pur non facendo il saluto romano, non si è ultras anche così?
In A tempo di Sport su Radio24, qualche ascoltatore dava la colpa dell'accaduto agli stessi dirigenti che oggi sono rappresentati dall'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive (l'organismo collegiale del Ministero dell'Interno, creato nel 1999 per adottare misure preventive sulla violenza negli stadi). Invece di circoscrivere il problema, come ha fatto il sindaco Tosi che seppure curvaiolo, ha promosso la Giunta parte civile contro quel tipo di ultras, c'è chi ha attaccato il vicepresidente Figc Demetrio Albertini, il presidente del Coni Gianni Petrucci, fino a sfociare nel banale sfogo al solito Monti (a cui Albertini ha chiesto aiuto) e pure al magna magna della politica. E' una fetta d' Italia che sarà eccessiva, sbagliata, goffa e gretta, come il cretino originale Pignon. Ma è pure vero che vuole essere ascoltata e chiede rispetto da chi lo pretende, come ai goliardi del film, talvolta primi a non dimostrarlo. O come un boomerang, il problema ritorna. Â
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Ciao Morosini , da lassù fatti una risata e porta pasienza .
W il calcio