La mia Israele sempre sotto tiro: la testimonianza
Venerdi 16 Novembre 2012 alle 23:58 | 22 commenti
Riceviamo da Paola Farina e pubblichiamo
Vi invio un "pensiero", grazie se vorrete pubblicare anche se sono cosciente che il pezzo scatenerà qualche polemica, alla quale non mancherò di rispondere.
Buona notte...sono fusa da giorni di lavoro e stressata dalle notizieAncora una volta mi sono lasciata alle spalle i missili e sono rientrata in Italia e credo di aver sbagliato un'altra volta, ma le mie attuali condizioni non mi consentono di dare un taglio netto al presente...
Ero lì, ad un pugno di chilometri dal fulcro dei lanci fino il 14 novembre sera. Non mi legano particolari ricordi al porto di Ashdod se non l'eccezionale sistema di sicurezza globale, che meriterebbe di essere visionato da ogni direttore di porto. Mi trovavo lì per acquisire know how professionale in termini di sicurezza e sentivo i "suoni dei missili"...una con il mio passato li avverte...li percepisce...ne sente l'odore...
"Non preoccuparti Paola - mi ha detto il direttore del Porto, Mr. Sagis Shuki - sono solo esercitazioni...". Io annuivo, ma sapevo che lui mentiva. Eppure il lavoro continuava, nessuno avvertiva paura. I camionisti lasciavano l'impronta digitale al casello d'entrata, un computer registrava la targa, un altro computer controllava a distanza il contenuto del carico...tutto proseguiva nella sua straordinaria ordinarietà . E' la quotidianità di Israele.
Sono passati trentanove anni da quando, giovanissima ero in Israele per rivedere il mio primo amore "Ariel", sfidare la sua famiglia (che non mi amava proprio) e sono ritornata in Italia solo con il ricordo delle ferite a lembo di quello che rimaneva del suo corpo e l'odore acre del sangue. Lui vittima della guerra del Kippur, guerra che Israele ha subito e vinto, anche con il sangue di Ariel...
Poi il dolore è passato e la vita è ripresa. Mio zio diceva di Israele "se vuoi fare i soldi va a vivere ad Haifa, se cerchi la spiritualità va a Gerusalemme, se vuoi l'ordinarietà resta a Tel Aviv, se ami divertirti vai a Eilat. E se ti piacciono i militari fermati in ogni angolo della strada". E dei militari ne ho sempre subito il fascino, meglio se colonnelli e meglio ancora generali, ma se israeliani mi andava bene anche il soldato semplice...questione di pancia e di cuore! Ad Haifa ci sono stata poco, quindi non mi sono arricchita, a Tel Aviv ho vissuto nella comodità più vergognosa, coccolata, amata e viziata, a Eilat ho passato splendide vacanze, a volte irresponsabili ma vissute fino in fondo. A Gerusalemme ho rotto con il mio stato di agnosticismo, ho ritrovato una valenza religiosa, senza mai eccedere in religiosità ...non ho mai amato i diktat. Adoravo andare al muro del pianto, trasgredivo il rigore, lasciando attoniti i comandanti quando rompevo "le righe" del giuramento di fedeltà allo Stato per farmi le foto ricordo con i militari. Nessuno mi ha mai sparato addosso, eppure non l'ho scritto in fronte che sono dalla parte di Israele e non rompevo solo le righe, amavo la trasgredire gli ordini e regole. Ero ribelle.
Indubbiamente il mio andare avanti ed indietro per Israele ha affinato la mia religiosità ed integrato la mia cultura, mettendomi a confronto con esperienze di vita diverse, di cultura, di tradizioni molto dissonanti l'una dall'altra, ma legate da un unico denominatore comune ristretto in quattro parole "noi che amiamo Israele"...
Facile criticare l'arroganza di Israele, tutti ne sono capaci. Nessuno, Ebreo o non, che viva al di fuori dello Stato Ebraico può concedersi il lusso di esprimere critiche contro Israele o di esternare giudizi. La disperazione bisogna viverla, per capirla. Troppo comodo criticare dalla bambagia dei paesi dove i missili esistono solo nei fumetti o le bombe che scoppiano sono solo dei fenomeni isolati, dove il mattino i propri figli vanno a scuola a piedi o con un pulmino non blindato. E dove nessun genitore pensa di mettere al mondo un figlio "perché tanto se uno muore, ce ne sarà un altro a dare un senso alla vita".
Io vorrei camminare liberamente al confine con Gaza, in Territorio israeliano, senza paura di veder un idiota uscire da un tunnel...magari costruito con l'apporto di un'azienda vicentina (perché che vi piaccia o no potrebbe anche essere così...), con in braccio un fucile, magari scassato, ma pur sempre un fucile che mi spara contro un paio di colpi...vorrei poter tornare a camminare liberamente per quelle strade percorse in una gioventù più felice della mia attuale età matura...vorrei potermi fermare senza angoscia a bere un caffè e vorrei poter pensare che se il mio compagno non torna dal valico di Erez o nearby è perché sta facendo sesso con un'altra e non perché me l'hanno ammazzato. L'umiliazione del tradimento diventa speranza, la vergogna forza ed il disonore si trasforma in pudore...Israele può essere anche questo!
Israele ha il sacrosanto diritto di difendersi e di difendere il suo popolo...fino all'altro giorno Israele veniva fiondata da missili ed il mondo artefatto delle varie Michelle e dei vari François, tanto, per citare un paio di nomi capostipiti rimaneva in silenzio, ora Israele ha reagito con l'assassinio mirato di Jabari il mondo si risveglia e non esiste pezzo di media (volevo scrivere qualcosa di diverso, che inizia sempre per M) che non reagisca.
Ora che Israele continua a rispondere al fuoco diventa aggressore...ma andate a dar via le ch....
Ora il mondo chiama a mediare Morsi, i fratelli musulmani ...Morsi è arrivato al potere dopo una rivoluzione contro Mubarak che non amava di certo Israele, ma almeno rispettava i trattati di pace...ma nessuno si è mai chiesto chi ha organizzato e finanziato la rivoluzione in Egitto...
Ora che il mondo chiama anche Erdogan...falso buonista, repressore della libertà di stampa (se leggesse i miei articoli gli si avviticchierebbero le budella), che si dichiara a favore del pacifismo (ma non di certo alla pace con i curdi...) uomo che sta seppellendo giorno dopo giorno lo Stato laico voluto da Mustafa Kemal Ataturk...
Ora che anche questi pacifinti dicono che la pace sarà possibile con la creazione di uno stato palestinese con Gerusalemme capitale....Senza tener conto che un trattato per i confini non può essere sottoscritto senza un preventivo riconoscimento dello Stato di Israele...la vedo molto dura!
Ora che ...è bene che si prenda atto che questi non sono mediatori di pace, ma esseri pregevoli che non contribuiscono alla pace, ma fomentano l'odio e l'irragionevolezza, auspicando a prendersi
anche Gerusalemme, città che appartiene ad Israele...
Smettiamola di parlare di territori occupati, ma facciamo un distinguo tra territori occupati e territori conquistati. Gli Stati nascono e muoiono con la guerra, è un principio millenario nelle relazioni internazionali, tanto più se la guerra è stata scatenata dallo Stato soccombente: e che vi piaccia o meno questa è la realtà di Israele.
Forse dovrebbe cercare di essere meno aggressiva nei confronti di chi la pensa diversamente da lei ed eventualmente, se la sua sindrome da accerchiamento non le consente di ascoltare "esterni", potrebbe informarsi su cosa ne pensano alcuni suoi concittadini (es. Amos Oz) sulle responsabilità della politica dello Stato Israeliano degli ultimni 40 anni in merito alla situazione attuale.
questa mattina un mio ex mi ha telefonato e mi ha detto "se tu avessi avuto con me un quarto della pazienza che hai nel rispondere alle cozzaglie che scrivono i tuoi concittadini, non ti avrei mai piantato". I bambini di tutto il mondo non sono terroristi, ma probabili prede dei veri terroristi. Se le può interessare posso trovare per lei e la sua famiglia ospitalità in Israele, al confine con Gaza..un'esperienza unica per provare come si vive da "missilati", nel frattempo le regalo un bel video, è autentico, non è truccato...spero che lei possa recepire anche qualche messaggio che informazione rossa non le trasmette di certo. Lo mostri ai suoi figli, non è violento, è la normalità di Israele
http://www.youtube.com/watch?v=e2z-XASAxeQ
Io sono nato in Libia. Tutti gli Ebrei Libici sono stati cacciati da li`, depredati dei loro beni, e cosi` pure in TUTTI I PAESI ARABI che oggi di Ebrei non c'e` neppure l`ombra!
La terra d`Israele signora Irene, appartiene al Popolo d`Israele per VOLERE DIVINO!
Noi abbiamo evaquato la striscia di Gaza COMPLETAMENTE, e invece di pace abbiamo ricevuto missili sulla nostra testa. Ma che sto qui a sprecare energia con degli ignoranti???
Non faccia mia delle espressioni che proprio non lo sono...per amor di chiarezza la sua sensibilità sembra sia unilaterale, io non bombardo, non uso armi, ma ho la penna e la lingua pesante! Anche a lei consiglio una visione di
http://www.youtube.com/watch?v=e2z-XASAxeQ
Immaginiamo che l?Italia, finita la 2^ GM, avesse lasciato sui confini giuliani i profughi perseguitati e cacciati malamente da Tito. Lasciatili lì, invece di accoglierli, immaginiamo di averli usati come un?arma contro la Jugoslavia e la comunità internazionale. Immaginiamo di averli ricattati, condizionati, armati, lanciandoli oltre confine, fomentando violenza, odio, attentati e dirottamenti, tirando razzi su Capodistria e dintorni. Che cosa sarebbe stato se non un crimine continuato?
Mille e cinquecento chilometri più a sud, sui confini di Israele, contro Israele e buona parte del mondo, tutto ciò è normale, anzi è epico.
Conclusa la 2^GM, la mai troppo esecrata ?comunità internazionale?, attraverso le Nazioni Unite, decise che gli esuli ebrei e gli autoctoni potessero convivere sul territorio sul quale, sin dagli inizi del 1900, erano giunti i primi coloni ebrei, provenienti in gran parte dall?Europa orientale. Le persecuzioni contro gli ebrei, prima dello zarismo e poi del comunismo, incoraggiarono le migrazioni verso la Terra promessa. I finanziamenti arrivarono da varie organizzazioni sioniste e il notabilato locale fu molto felice di vendere terreni di nessun valore a prezzi esorbitanti; pezzi di arido deserto così come paludi infestate e malsane furono venduti come suoli di grandissimo pregio. E tali divennero dopo almeno tre generazioni di coloni che portarono le tecniche agricole apprese in Europa e inventandone di nuove attagliate ai luoghi.
La convivenza divenne più che accettabile, finché la comunità internazionale, accogliendo i satanici suggerimenti di Londra, non decise che, chiusesi le camere a gas, gli scampati potessero costituire uno Stato laddove erano stati preceduti dai coloni. Israele nacque con quel che restò del territorio dopo aver tracciato i confini a vantaggio degli stati confinanti.
In una terra equivalente alla Puglia più il Molise, che hanno in tutto 4milioni di abitanti, oggi sono prigionieri, come due gatti nello stesso sacco, 8milioni di ebrei e 3milioni di mussulmani. Sorvoliamo sugli aspetti ancora più drammatici della striscia di Gaza. È del tutto evidente che il problema non possono risolverlo quegli 11milioni che lo patiscono.
A questo si aggiungano le guerre fomentate tanto dai mussulmani come pure dai padroni del mercato petrolifero, [leggi il resto su http://www.pierolaporta.it/due-gatti-nello-stesso-sacco/]
Immaginiamo che l?Italia, finita la 2^ GM, avesse lasciato sui confini giuliani i profughi perseguitati e cacciati malamente da Tito. Lasciatili lì, invece di accoglierli, immaginiamo di averli usati come un?arma contro la Jugoslavia e la comunità internazionale. Immaginiamo di averli ricattati, condizionati, armati, lanciandoli oltre confine, fomentando violenza, odio, attentati e dirottamenti, tirando razzi su Capodistria e dintorni. Che cosa sarebbe stato se non un crimine continuato?
Mille e cinquecento chilometri più a sud, sui confini di Israele, contro Israele e buona parte del mondo, tutto ciò è normale, anzi è epico.
Conclusa la 2^GM, la mai troppo esecrata ?comunità internazionale?, attraverso le Nazioni Unite, decise che gli esuli ebrei e gli autoctoni potessero convivere sul territorio sul quale, sin dagli inizi del 1900, erano giunti i primi coloni ebrei, provenienti in gran parte dall?Europa orientale. Le persecuzioni contro gli ebrei, prima dello zarismo e poi del comunismo, incoraggiarono le migrazioni verso la Terra promessa. I finanziamenti arrivarono da varie organizzazioni sioniste e il notabilato locale fu molto felice di vendere terreni di nessun valore a prezzi esorbitanti; pezzi di arido deserto così come paludi infestate e malsane furono venduti come suoli di grandissimo pregio. E tali divennero dopo almeno tre generazioni di coloni che portarono le tecniche agricole apprese in Europa e inventandone di nuove attagliate ai luoghi.
La convivenza divenne più che accettabile, finché la comunità internazionale, accogliendo i satanici suggerimenti di Londra, non decise che, chiusesi le camere a gas, gli scampati potessero costituire uno Stato laddove erano stati preceduti dai coloni. Israele nacque con quel che restò del territorio dopo aver tracciato i confini a vantaggio degli stati confinanti.
In una terra equivalente alla Puglia più il Molise, che hanno in tutto 4milioni di abitanti, oggi sono prigionieri, come due gatti nello stesso sacco, 8milioni di ebrei e 3milioni di mussulmani. Sorvoliamo sugli aspetti ancora più drammatici della striscia di Gaza. È del tutto evidente che il problema non possono risolverlo quegli 11milioni che lo patiscono.
A questo si aggiungano le guerre fomentate tanto dai mussulmani come pure dai padroni del mercato petrolifero, [leggi il resto su http://www.pierolaporta.it/due-gatti-nello-stesso-sacco/]
Immaginiamo che l?Italia, finita la 2^ GM, avesse lasciato sui confini giuliani i profughi perseguitati e cacciati malamente da Tito. Lasciatili lì, invece di accoglierli, immaginiamo di averli usati come un?arma contro la Jugoslavia e la comunità internazionale. Immaginiamo di averli ricattati, condizionati, armati, lanciandoli oltre confine, fomentando violenza, odio, attentati e dirottamenti, tirando razzi su Capodistria e dintorni. Che cosa sarebbe stato se non un crimine continuato?
Mille e cinquecento chilometri più a sud, sui confini di Israele, contro Israele e buona parte del mondo, tutto ciò è normale, anzi è epico.
Conclusa la 2^GM, la mai troppo esecrata ?comunità internazionale?, attraverso le Nazioni Unite, decise che gli esuli ebrei e gli autoctoni potessero convivere sul territorio sul quale, sin dagli inizi del 1900, erano giunti i primi coloni ebrei, provenienti in gran parte dall?Europa orientale. Le persecuzioni contro gli ebrei, prima dello zarismo e poi del comunismo, incoraggiarono le migrazioni verso la Terra promessa. I finanziamenti arrivarono da varie organizzazioni sioniste e il notabilato locale fu molto felice di vendere terreni di nessun valore a prezzi esorbitanti; pezzi di arido deserto così come paludi infestate e malsane furono venduti come suoli di grandissimo pregio. E tali divennero dopo almeno tre generazioni di coloni che portarono le tecniche agricole apprese in Europa e inventandone di nuove attagliate ai luoghi.
La convivenza divenne più che accettabile, finché la comunità internazionale, accogliendo i satanici suggerimenti di Londra, non decise che, chiusesi le camere a gas, gli scampati potessero costituire uno Stato laddove erano stati preceduti dai coloni. Israele nacque con quel che restò del territorio dopo aver tracciato i confini a vantaggio degli stati confinanti.
In una terra equivalente alla Puglia più il Molise, che hanno in tutto 4milioni di abitanti, oggi sono prigionieri, come due gatti nello stesso sacco, 8milioni di ebrei e 3milioni di mussulmani. Sorvoliamo sugli aspetti ancora più drammatici della striscia di Gaza. È del tutto evidente che il problema non possono risolverlo quegli 11milioni che lo patiscono.
A questo si aggiungano le guerre fomentate tanto dai mussulmani come pure dai padroni del mercato petrolifero, [leggi il resto su http://www.pierolaporta.it/due-gatti-nello-stesso-sacco/]
Conoscete la Storia? Perche`in caso negativo, e` inutile parlare di Gaza o paesi arabi o palestinesi...Vi siete mai chiesti dove sono andati a finire tutti i miliardi mandati al popolo palestinese? Chi li ha usati? Voi dovreste esserne a conoscenza perche` i Palestinesi non hanno nessuna liberta` da Hamas. I miliardi sono nelle tasche di quegli sfruttatori Hamas. I Palestinesi sono sfruttati dai terroristi Hamas, che li usa come scudi senza problema. Essere o non ebrei, qui` non e` importante. Importante e` capire l'orrore che questi terroristi portano al mondo, alle donne, agli omosessuali, alle adultere, ai cristiani, agli atei. Ma davvero vivete in Italia? E voi in Italia queste cose non le sapete? O bisogna essere contro Israele a tutti i costi? Beh, Israele se vuole sopravvivere, deve difendersi. Cosi` puo` tornare a fare quello che e` magnifica a fare: sviluppi in tutti i campi.....Ma voi usate solo quello che Israele ha regalato al mondo, dalla tecnologia, alla medicina, all'agricoltura, alla scienza, senza dire grazie. Solo pronti a inveire.
E certamente Israele non ama la morte di nessuno, tranne di quelli che hanno le mani piene di sangue. Io saro` sempre per Israele nella DIFESA del popolo israeliano, l'unica democrazia in mezzo a tutti quei paesi oppressi da fanatismo.
Mi rifiuto di rileggere certe idiozie :"soffoccare un popolo e costringerlo alla fame". Quanta mancanza di cognizione! Prima di fare certe affermazioni, signora Irene, si informi bene sui diritti dei musulmani che vivono in Israele. E riprendo qui` una frase della Golda Meier (la conoscete?)... PREFERIAMO LE VOSTRE CONDANNE ALLE VOSTRE CONDOGLIANZE.
Il fatto ancora più grave è che questo stato di fatto è stato incoraggiato da Obama, con una finta equidistanza, pur di tirare Israele nel caos satanico della "primavera mussulmana", i cui sviluppi portano a infiammare tutta l'area e poi chissà fin dove.
Quando ritorni o meglio quando ci incontreremo in Israele ti dirò chi ha costruito qualche tunnel a Gaza...pare sia un vicentino, considerato un buono perchè fa della beneficienza...un modo come un altro per liberarsi dal peccato...
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