Quotidiano | Categorie: Informazione, Televisione

La libertà è libertà di stampa

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 19 Luglio 2011 alle 08:31 | 0 commenti

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Raccontiamo una piccola storia vera per parlare di una grande libertà, quella di stampa. Al termine del primo ciclo d'istruzione di una scuola secondaria del nord est, l'istituto compensivo Marco Polo di  Montecchio Maggiore per essere precisi, sono stati selezionati 16 studenti in possesso delle competenze necessarie alla realizzazione del "Progetto Tg Polo", un telegiornale con servizi giornalistici realizzati dagli alunni in uno studio di registrazione video e in una redazione giornalistica da approntare nella scuola stessa.

Dopo la loro visita a Roma e al Senato della Repubblica a febbraio (la cosa che li ha più colpiti è stata la "distrazione" con cui i senatori seguivano gli interventi dei colleghi ...), gli alunni prescelti e i loro docenti coinvolti "appassionatamente" nel progetto hanno incontrato alcuni giornalisti vicentini, tra cui il sottoscritto, prima di dedicarsi alla "produzione" della loro opera prima, il Tg Polo presentato con successo a giugno. La discussione, nonostante il luogo comune dei giovani poco interessati ai media, è stata viva sulla ricerca e sulla verifica delle notizie, sulla diversità e separazione tra notizie e commenti, sulla deontologia dei giornalisti nel riferire e nel tacere, sui casi di oscuramento della libertà di stampa: oltre 400 in Italia lo scorso anno, secondo Ossigeno, l'osservatorio della Fnsi, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, e dell'Ordine dei Giornalisti. Non poteva mancare nella discussione il caso Wikileaks, ma osservazioni interessanti sono state fatte anche sulle possibili ingerenze degli editori e dei potentati di ogni tipo, sul dovere di ammettere con spirito di servizio eventuali errori ma anche sul diritto dovere di comunicare ai cittadini/lettori tutto quanto, rientrando nella sfera pubblica, possa interessarli. E, alla fine del pomeriggio, le parti erano quasi invertite, con i giornalisti che erano andati per spiegare la loro di professione e se ne tornavano in redazione con rinnovato stimolo. Perché, a sintetizzare la giornata, due studenti, aspiranti giornalisti, hanno pronunciato e ricordato due frasi che per molti sono, per altri dovrebbero essere, due verità. La prima è stata originariamente pronunciata, nella finzione di un film che dovrebbe essere realtà quotidiana, da un direttore di un giornale, impersonato da Humphrey Bogart, che, a suo rischio e pericolo, respingeva definitivamente le pressioni esterne e decideva di mettere in moto le rotative e stampare la scomoda verità urlando al suo editore: E' la stampa, bellezza!". L'altra è una frase, attribuita a Voltaire, ma invece presente, a rappresentarne lo spirito, in una sua biografia scritta nel 1906 da Evelyn Beatrice Hall: "Non la penso come te ...ma darei la vita per farti dire quello che pensi". Due belle frasi, un grande stimolo alla libertà. Ma anche un grande dubbio: perché sono state pronunciate e riportate in due "rappresentazioni", come un film e un libro? Sta a chi decide di scrivere e parlare agli altri per "mestiere" trasformarle in realtà. E in vera libertà.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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